Udienza chiave ieri davanti al gup del Tribunale di Latina Giorgia Castriota per l'incidente aereo avvenuto nel settembre del 2017 a poca distanza dall'Appia tra Latina e Pontinia in cui avevano perso la vita Antonio Belcastro e Umberto Bersani a bordo del velivolo che si era schiantato a terra e poi si era incendiato.
In aula è stato il turno di due consulenti, a partire da un colonnello dell'Aeronautica Militare ora in pensione e che ha redatto una corposa consulenza in fase di indagini preliminari. L'alto ufficiale ha sostenuto che l'incidente aereo è stato causato da un errore umano. Nel corso della sua deposizione - durata oltre un'ora - si è soffermato anche sulle caratteristiche della pista non adeguata.

C'è un nuovo elemento emerso ieri e riguarda il velivolo. Secondo la testimonianza del consulente del pm, il Cessna era in regola sotto il profilo meccanico ma non poteva volare perchè non era stato revisionato. E' stato il turno poi dell'ìngegnere della Ansv (Agenzia Nazionale sicurezza volo) che ha ricostruito le cause dell'incidente e ha ribadito invece che il Cessna era abilitato al trasporto dei passeggeri e quindi poteva volare.
Alla fine l'udienza che vede otto persone sedute sul banco degli imputati è stata rinviata al prossimo 14 settembre quando il giudice dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. Il gup ha comunque disposto l'invio degli atti in Procura per eventuali reati nei confronti dei gestori dell'aviosuperficie.