E' stata una giornata molto movimentata quella di ieri per gli operatori del Centro commerciale Morbella e per l'assessore alle Attività produttive del Comune di Latina, Simona Lepori. I commercianti di via Picasso, che nel tardo pomeriggio di giovedì avevano subito la doccia fredda dell'ordinanza del dirigente del Suap che disponeva la chiusura immediata dell'intera struttura commerciale per motivi di sicurezza, si sono presentati di buon mattino in assessorato ed hanno scoperto, parlando con la Lepori, che proprio lei, negli ultimi dieci giorni, aveva più volte interloquito con il presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio Operatori Morbella, Salvatore Centola, invitandolo ad affrettare i lavori di ripristino delle situazioni di criticità rilevate in un sopralluogo dai vigili del fuoco, e che dunque in Comune si dava per scontato che tutti gli operatori della struttura fossero stati messi al corrente di quello che sarebbe accaduto.

Invece, stando a quanto hanno riferito gli stessi commercianti di via Picasso, nessuno di loro era stato informato dal presidente del Consorzio dell'eventualità di andare incontro ad un provvedimento di chiusura dell'intera struttura.

«Sono dispiaciuta e molto contrariata per l'accaduto - spiegava ieri pomeriggio l'assessore Lepori - Non avrei potuto immaginare che il presidente del centro commerciale potesse omettere di avvisare i consorziati delle risultanze di un sopralluogo dei vigili del fuoco e degli obblighi formali che il Comune avrebbe dovuto comunque assolvere. Peraltro avevamo un appuntamento in mattinata anche con il signor Centola, ma non si è presentato in assessorato, circostanza che mi ha meravigliato non poco, vista la situazione di emergenza che si è venuta a creare. Qui in Comune eravamo tutti certi che gli operatori del Morbella avessero già trovato la strada da percorrere in fretta per scongiurare l'eventualità di una chiusura forzata come quella cui sono andati incontro».

Nel primo pomeriggio gli operatori del Morbella si sono riuniti, naturalmente mancava il presidente Centola, e dopo aver preso atto dei suggerimenti proposti dall'amministrazione comunale per affrettare i tempi di un ritorno alla normalità con un provvedimento capace di consentire la riapertura delle attività commerciali, hanno dato incarico ad alcuni legali di scrivere alle autorità istituzionali locali (Prefetto, Presidente del Tribunale, Procuratore della Repubblica, Sindaco) per chiedere l'adozione di un provvedimento capace di disporre l'immediato scioglimento dell'attuale consiglio di amministrazione del consorzio del Morbella, anche alla luce dei procedimenti giudiziari aperti in seguito alle denunce di buona parte dei commercianti della struttura un tempo «gloriosa» di via Picasso.
Sono all'incirca due anni che la situazione all'interno del Centro Morbella si è fatta difficile, ma finora i tentativi di alcuni operatori di ottenere attenzione da parte delle istituzioni cittadine hanno sortito effetti modesti.

Le denunce di presunte condotte illegittime da parte della presidenza del Consorzio hanno dato l'avvio ad un procedimento penale che corre parallelo ad uno o più giudizi civili sulla gestione delle sedute assembleari, ma i problemi lamentati dai commercianti non solo non hanno incontrato risposte, ma si sono addirittura aggravati.

Ieri, con tutte le attività chiuse e le saracinesche abbassate, il Centro Morbella sembrava interpretare la parte peggiore della sua storia, coi titoli di coda già in movimento.