È stata revocata oggi l'ordinanza sindacale, emessa in via precauzionale lo scorso giovedì 29 luglio dal sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, a seguito dei contagi rilevati all'interno del camping Sant'Anastasia.
Le persone risultate positive al test antigenico rapido effettuato lo scorso lunedì nell'ambito del maxi screening che ha interessato l'intera struttura ricettiva, alcune delle quali vaccinate, sono infatti risultate negative ad un successivo test molecolare.
A seguito del sopralluogo effettuato dal dipartimento di prevenzione, la Asl ha stilato una dettagliata relazione nella quale ha espresso parere favorevole in merito alla revoca delle restrizioni vigenti.
"Da oggi, quindi, la vita all'interno del camping torna alla normalità. Naturalmente, come previsto in zona bianca, dovrà essere rispettato il distanziamento sociale durante gli spettacoli, nei ristoranti e nei luoghi pubblici - si legge nella nota diffusa dal Comune - Si specifica, altresì, che il campeggio non è mai stato chiuso e neppure dichiarato zona gialla o rossa come riportato su alcune testate giornalistiche. Le disposizioni emanate, in un'ottica di prevenzione e tutela della salute pubblica, hanno riguardato, per sette giorni, solamente piscina, spettacoli e attività di ristoro presso le quali è stato privilegiato l'asporto. I gestori, come da documentazione pervenuta ad Asl e Comune, hanno fatto sanificare da una ditta specializzata tutti i locali e i servizi della struttura ricettiva: ristorante, bagni, piscina, alloggi, camere, magazzini, bazar, piano bar, supermarket, edicola e spazi comuni".
«L'appello è quello di aiutarci nel tracciamento disposto per arginare il cluster del campeggio Sant'Anastasia: è necessario che vengano fatti i tamponi a tutti gli utenti individuati dalla Asl di Latina. Rivolgo un invito a sottoporsi ai test aiutando i nostri operatori nell'attività di prevenzione». Il monito è arrivato direttamente dall'assessore alla Sanità regionale Alessio D'Amato e riguarda il focolaio scoppiato nella struttura ricettiva di Fondi. L'azienda sanitaria pontina è intervenuta con un provvedimento, reso esecutivo dall'ordinanza del sindaco Beniamino Maschietto, diventato necessario dopo che è andato praticamente deserto lo screening di mercoledì (era fondamentale per sottoporre a tampone tutti i contatti dei 9 positivi accertati all'interno della struttura, altri 6 si sono contagiati all'esterno). Le persone entrate in contatto con i positivi sono in totale 63 (60 ospiti e 3 operatori): per loro è scattata la quarantena almeno fino a lunedì, giorno in cui verranno tutti sottoposti a tampone.
E stavolta non potranno sottrarsi allo screening perché la posizione dell'isolamento coatto impone l'obbligo di presentarsi al test. Nel frattempo, come detto, l'ordinanza del primo cittadino ha imposto delle restrizioni per impedire che il focolaio possa espandersi, in attesa del nuovo screening. Sono state sospese tutte le attività di intrattenimento e chiuse le piscine, le piazzole di sosta diventano off limits, stop all'utilizzo degli spazi comuni, divieto di ogni forma di assembramento, nei locali (bar, ristorante e supermercato) gli ingressi saranno contingentati e c'è l'obbligo di muoversi all'interno della struttura sempre con la mascherina, anche all'aperto. Un insieme di regole che verranno messe in essere con la preziosa e necessaria collaborazione della direzione della struttura ricettiva.
All'interno del campeggio, quando è stato rilevato il cluster c'erano 70 operatori e 550 turisti. Tutti i dipendenti sono risultati negativi ai test rapidi di mercoledì, negativi anche 177 ospiti che hanno aderito allo screening: all'appello mancano 373 villeggianti che invece hanno disertato i test. Di loro 60 sono finiti in quarantena all'interno del camping, ovvero tutti quelli che hanno avuto contatti con i contagiati: se tra questi ci sono dei positivi lo sapremo lunedì dopo lo screening disposto dalla Asl che riguarderà non solo i quarantenati ma tutti i presenti nella struttura (550 persone tra ospiti ed operatori).
di: Stefano Pettoni