Giorni contati per gli operatori sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi: è sempre più vicina, nella nostra provincia, la mannaia delle sospensioni dal servizio, come già avvenuto del resto in gran parte delle altre Asl regionali. L'azienda sanitaria pontina è pronta per rendere operativo l'allontanamento dal luogo di lavoro di tutti coloro che hanno scelto di non sottoporsi alla vaccinazione, consapevoli delle conseguenze. Conseguenze che ora non potranno più essere rimandate: siamo alla fase finale.

Ieri si è riunita la commissione aziendale (istituita prima di Ferragosto) per valutare l'elenco delle varie posizioni dei dipendenti Asl senza vaccino: nella lista nera ci sono medici, paramedici e infermieri ancora senza vaccino e prossimi alla sospensione, ma per adesso sia il numero dei no vax sia la data precisa dell'allontanamento restano top secret. «Essendo la questione molto delicata, le comunicazioni dei dati è bene che seguano le decisioni», ha giustamente sottolineato il direttore generale della Asl Latina, Silvia Cavalli.

A questo punto, però, è possibile anticipare che i primi provvedimenti vengano adottati ad inizio settembre, probabilmente già la prossima settimana. Non esistono dati ufficiali, ma sarebbero poco meno di cento i dipendenti della Asl pontina che sono in procinto di essere allontanati dal luogo di lavoro. Quello che fino a qualche settimana fa era soltanto un grosso rischio, adesso è diventata certezza. L'azienda sanitaria locale ha anche atteso eventuali ripensamenti, ma ormai il tempo è scaduto. L'attività svolta dalla Asl è stata alquanto articolata per mettersi al passo col trend regionale dei provvedimenti a carico di chi ha deciso di non volersi vaccinare malgrado presti servizio in campo sanitario. Il primo passo è stato quello di rintracciarli, poi è seguito l'invio degli avvisi: si è partiti da circa 350 dipendenti non vaccinati (tra loro anche donne in gravidanza o in allattamento e soggetti esentati dalla vaccinazione) per arrivare, dopo gli ultimi ripensamenti, a poco meno di 100. E per questi irriducibili, adesso, il tempo è davvero scaduto. La commissione aziendale incaricata di effettuare l'ultimo screening sull'elenco del personale non vaccinato ha fatto il suo percorso: chi non ha presentato un giustificato motivo per non essere ancora vaccinato sta per essere sospeso dal servizio.