Da un lato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha dichiarato nell'ultimo monitoraggio nazionale sul fronte della battaglia al Covid: «la stagione turistica estiva l'abbiamo salvata grazie alla campagna vaccinale e adesso, a preoccupare di più, è l'emergere di nuove varianti e anche il potenziale calo della copertura vaccinale»; dall'altro c'è il quadro - un tantino a tinte fosche viste le premesse - che sta emergendo pian piano da molte città balneari italiane senza risparmiare certo quelle della nostra provincia: la stagione estiva si è salvata, ma a che prezzo? E' il quesito che si pongono in tanti davanti a un menù turistico dove troviamo l'aumento delle positività tra i giovani sospinto dal mancato rispetto delle misure anti-contagio nella "movida" non regolare estiva.
E all'orizzonte, come se non bastasse la micidiale Delta, ci sono nuove varianti del Covid pronte a minacciarci e una copertura vaccinale dei giovani in forte ritardo nonostante l'anno scolastico dietro l'angolo. Sta di fatto che, in soldoni, dalle nostre parti resta sotto la lente della Asl quella Terracina che, numeri alla mano, ha dato una bella spinta al Distretto 4 della Asl di Latina (con lei San Felice Circeo, Sperlonga, Fond, Monte San Biagio Lenola e Campodimele) per salire in vetta alla classifica dei contagi territoriali con 114 positivi riscontrati dal 6 al 12 agosto e 97 dal 13 al 19, per un totale di 211 casi. Quella Terracina in cui i casi positivi non hanno mai smesso di crescere e dove è stato imposto, nell'ultima settimana, l'obbligo di chiusura a diversi locali per non aver garantito le misure di sicurezza anti-Covid. Da qui un Coronavirus che ha preso slancio proprio tra i giovani e che, tramite loro, si è allargato tra le mura domestiche. Diversi, infatti, i focolai famigliari che adesso sono monitorati dalla Asl sotto l'ombra del Tempio di Giove come, del resto, negli altri centri pontini.