Ci sono voluti otto mesi per la trascrizione ufficiale della morte di Veronica De Nitto. Otto mesi per quella che poteva sembrare una formalità: dagli Stati Uniti all'Italia.

Fino a una manciata di giorni fa, Veronica De Nitto, che proprio ieri avrebbe compiuto 35 anni, era una donna viva, anche se sui media e sui giornali è stato raccontato invece il suo omicidio ad opera - secondo le indagini - del suo ex compagno, Renato Yedra-Briseno, di San Francisco, in fuga dalla California verso il Messico.

Dagli Stati Uniti i documenti sono arrivati con un ritardo inaspettato, accompagnato da un errore nel nome: da Vittoria poi corretto in Veronica De Nitto che non ha fatto altro che complicare ulteriormente tutto e rallentare la procedura. «E' tutto strano e singolare», osserva l'avvocato Valerio Masci che assiste i familiari della giovane di Latina, uccisa lo scorso gennaio negli Stati Uniti a coltellate. Ieri era il compleanno di Veronica, una ricorrenza triste e dolorosa per il papà che chiede giustizia e non riesce ad avere risposte concrete e veloci su quello che è accaduto. Non mancano le sviste clamorose in questa vicenda, a partire da una circostanza: il tempo prezioso che si è perso all'inizio, almeno nei primi due mesi, quando in un rimpallo di responsabilità, prima il nome di Veronica è stato scritto in modo sbagliato e poi è stato corretto.

L'altro particolare che affiora, in un giorno speciale come quello del compleanno di Veronica, riguarda la taglia sull'autore dell'omicidio. Il 36enne ricercato dalle autorità statunitensi lavorava come macellaio e dare ben 10 milioni di dollari a chi lo riuscisse ad arrestare appare quanto meno strano.

La cifra offerta sotto alcuni punti di vista sembra irrituale e molto alta. Così come nella morte della donna diverse cose sono state compiute forse in maniera troppo veloce. Prima l'autopsia e subito dopo la cremazione del corpo. Negli Stati Uniti la prassi è questa, mentre in Italia è tutto diverso sotto questo profilo. Intanto per il prossimo 15 settembre la giovane sarà ricordata con una messa celebrata nella chiesa di San Luca, mentre l'intenzione del papà è quella di andare negli Stati Uniti a San Francisco per rendersi conto di persona di quello che è accaduto e cercare di capire meglio la situazione. Un viaggio di speranza insieme al suo legale nel nome di Veronica, una ragazza che ieri avrebbe compiuto 35 anni, andata in America per vivere un sogno e dove ha trovato la morte.