Alla fine col giudice ci ha parlato, ma ha potuto dire davvero poco.
L'uomo, classe 1979, che è stato arrestato a Cori con una serie di accuse che vanno dalla violazione di domicilio, alla violazione delle leggi sulle armi per la detenzione di un coltello, alla resistenza a pubblico ufficiale fino alle lesioni e alla violenza sessuale, ieri mattina, difeso dall'avvocato Emanuele Farelli, è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina che doveva decidere sulla convalida dell'arresto e sulla eventuale conferma della detenzione in carcere.
L'uomo avrebbe affermato di ricordare quasi nulla di quella sera. Di aver bevuto così tanto da aver perso cognizione di qualsiasi cosa fatta o detta. A quel punto il Gip ha deciso non solo di convalidare il fermo, ma anche la misura cautelare forse proprio a seguito del rischio che possa compiere di nuovo i reati contestati.

Le manette ai suoi polsi sono scattate dopo che una donna, peraltro una sua vicina di casa con cui sembra abbia avuto in passato anche alcuni diverbi, lo ha denunciato per l'aggressione e la violenza sessuale appena subita. La donna ha riferito di aver sentito il vicino di casa battere insistentemente alla sua porta. Di non aver per questo motivo voluto aprire. A quel punto il 42enne avrebbe forzato la porta ed è entrato. L'ha immobilizzata dopo averla gettata a terra e avrebbe iniziato a palpeggiarla. Era in uno stato sicuramente alterato dall'alcol. E forse la donna ha approfittato proprio di un momento di minor lucidità per sferrargli uno o due colpi con cui è riuscita a sfuggire alla sua presa e a uscire dall'abitazione per chiedere aiuto. Le sue urla sono state udite da altri residenti ed è scattato l'allarme al 112. La donna, all'arrivo dei carabinieri del Comando stazione è stata affidata alle cure del 118 che l'hanno trasferita la pronto soccorso dell'ospedale di Latina mentre i militari rintracciavano il 42enne. L'arresto non è stato semplice. Ancora in stato alterato, l'uomo ha deciso di affrontare quegli uomini in divisa impugnando una spranga di ferro, ma al termine di una breve colluttazione è stato immobilizzato e tratto in arresto.