L'oltraggio a pubblico ufficiale può configurarsi anche a distanza. Anche virtualmente. E può essere perseguito. Un'affermazione fatta sui social network, tanto più se offensiva, può trasformarsi in un reato. Così è successo nelle scorse settimane a Terracina, dove i carabinieri hanno notificato una denuncia a un giovane di Borgo Hermada perché si sarebbe reso responsabile di offese indirizzate ai militari dell'Arma, lasciate tra i commenti che corredavano un post pubblicato da un giornale online sulla piattaforma facebook. Una imprudenza che ora può costargli cara, dal momento che nei suoi confronti è scattata una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale e anche per vilipendio.
Il fatto, stando alle poche informazioni trapelate, sarebbe avvenuto all'indomani della pubblicazione della notizia dei provvedimenti sanzionatori e di chiusura temporanea, eseguiti dai carabinieri della locale Compagnia nei confronti di cinque locali tra pub, bar e stabilimenti balneari. Un'operazione di cui si è parlato molto perché ha praticamente colpito alcuni tra i principali locali notturni della città per violazioni relative alle normative anti-covid. La notizia è circolata parecchio, soprattutto sui social e proprio su facebook il giovane ha avuto la pessima idea di commentare il post di un giornale online in cui si ritraevano in foto due militari dell'Arma mentre eseguivano i provvedimenti. «Si fotografano pure, sti c...», la frase incriminata. Di commenti così, non si fa fatica a immaginare quanti ce ne sono nella jungla dei social.