Hanno scelto la strada del patteggiamento due imputati dell'inchiesta sul Cessna 182 precipitato quattro anni fa al confine tra Latina e Pontinia a poca distanza dall'Appia. Il bilancio dell'incidente aereo avvenuto il 3 settembre del 2017 era stato di due vittime: Antonio Belcastro e Umberto Bersani. L'accusa contestata dal pubblico ministero Simona Gentile è quella di falsa testimonianza nei confronti dei due paracadutisti che avevano dichiarato ai carabinieri della Compagnia di Latina una circostanza poi smentita: ai comandi del velivolo c'era Antonio Belcastro. Una versione sconfessata infatti dalla ricostruzione degli investigatori, sulla scorta delle risultanze investigative raccolte in fase di indagini preliminari. Dopo l'incidente aereo, il velivolo si era schiantato a terra e aveva preso fuoco. Immediatamente erano stati soccorsi i feriti: Belcastro e Bersani erano morti in ospedale a seguito delle gravi fratture riportate nell'impatto. L'udienza alla fine è stata rinviata al prossimo 10 novembre e in quel caso si entrerà nel vivo per la definizione di un accordo tra imputati e parti civili relativo al risarcimento dei danni. La richiesta di patteggiamento è stata presentata da Gianfranco Casali, originario di Patrica in provincia di Frosinone e Alberto De Santis, e per la loro posizione il nodo cruciale riguarda proprio chi fosse ai comandi del velivolo che una manciata di minuti prima di schiantarsi a terra, si era alzato dalla pista.