Insulti, minacce, botte e infine richieste sempre più pressanti di avere rapporti sessuali. «Ancora non ti arrendi, devi venire a letto con me». E poi pugni sul fianco, in pancia e sul seno e giù altri insulti per creare un forte stato di sudditanza e di terrore di fronte al rifiuto di un rapporto sessuale da parte della donna. E' questa la ricostruzione degli inquirenti che ha portato ieri al rinvio a giudizio da parte del giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota nei confronti di un uomo di origine indiana, Karim Ayab, 24 anni, accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una donna per dei fatti avvenuti tra il 26 marzo e il 22 settembre del 2018.
La Procura aveva aperto una inchiesta e il fascicolo era stato affidato al magistrato Giuseppe Bontempo, titolare degli accertamenti che aveva indagato l'uomo anche per altri reati tra cui stalking e lesioni. In alcune occasioni il cittadino straniero oltre a chiedere sempre dei rapporti sessuali, aveva anche strappato i vestiti alla ragazza e la parte offesa era stata costretta a ricorrere alle cure dello staff del Santa Maria Goretti e la prognosi è di cinque giorni.
Ieri mattina davanti al giudice, al termine della camera di consiglio il magistrato ha accolto la richiesta presentata dal pubblico ministero Daria Monsurrò, mentre la difesa aveva chiesto il non luogo a procedere.
A margine della camera di consiglio il giudice ha disposto il processo che inizierà tra un anno: il 15 settembre del 2022 davanti al terzo collegio del Tribunale di Latina.