L'impugnazione davanti alla Corte d'Appello di Roma è stata notificata in piena campagna elettorale. Ed era inevitabile, per la decorrenza dei termini. Metro Latina spa, la società che non ha realizzato la metro leggera conferma la richiesta di 31,7 milioni di euro al Comune di Latina per la mancata costruzione della metro leggera medesima. Nello specifico si tratta della impugnazione da parte di Metro Latina della sentenza emessa a novembre 2020 dal Tribunale di Roma, che aveva rigettato tutte le domande della società. L'azione legale era partita a dicembre 2014, negli stessi mesi in cui iniziava l'indagine penale con l'ipotesi di truffa, finita con prescrizione a gennaio 2021. I due procedimenti per quanto indipendenti si sono comunque incrociati più volte, anche nel primo grado della richiesta risarcitoria della società Metro.

Il Tribunale per le imprese di Roma era stato chiamato ad «accertare e dichiarare il grave e colpevole inadempimento dell'ente Comune di Latina con riferimento alle obbligazioni derivanti dal contratto di concessione sottoscritto in data 24.09.2007, avente ad oggetto la costruzione e gestione della tramvia di Latina (I e II lotto)». Nel dettaglio Metro spa aveva chiesto di condannare l'ente a pagare 3 milioni di euro più interessi, pari a 500mila euro, per l'equivalente parziale del primo sal e integrale del secondo sal (stato di avanzamento dei lavori); inoltre per l'avvenuta risoluzione del contratto dovuta a colpa grave dell'amministrazione era stato chiesto un risarcimento di 31 milioni di euro. Nel corso dell'esame di primo grado una consulenza ordinata dal Tribunale ha attestato che la causa della mancata realizzazione della tramvia non era da addebitare a responsabilità del Comune di Latina e pertanto è stata respinta la richiesta di risarcimento. La somma chiesta e l'intera domanda erano supportate dall'intervento ad adiuvandum della Translohr, ossia la società incaricata di realizzare le carrozze della metro, mai state consegnate al Comune pur essendo state pagate con la prima tranche di investimento pubblico dal Ministero delle infrastrutture.