Omicidio colposo. Per la Procura di Latina due medici, uno di famiglia Quintilio F. e uno militare, Chiara V. ufficiale medico responsabile del Servizio infermieristico della Scuola ufficiali di Velletri, dovrebbero essere rinviati a giudizio per aver causato, con colpa, con omissioni, la morte di Alessia e Martina Capasso di appena 7 e 13 anni, uccise dal padre, Luigi, che poco prima aveva sparato e ferito gravemente la moglie. Oltre all'omicidio colposo la Procura di Latina contesta anche le lesioni alla donna.
Proprio per valutare la richiesta di rinvio a giudizio dei due medici, ieri in Tribunale a Latina si è tenuta l'udienza preliminare davanti al Gup La Rosa. I due indagati, il primo difeso dagli avvocati Orlando Mariani e Luciano Lazzari, e la seconda da Carlo Arnulfo, avrebbero in pratica permesso che a Luigi Capasso, carabiniere, fosse riconsegnata l'arma di ordinanza con cui la mattina del 28 febbraio 2018, sparò alla moglie, Antonietta Gargiulo, nel garage dell'abitazione in cui aveva vissuto anche lui fino a qualche tempo prima. Poi, convinto di aver ucciso la consorte che aveva deciso di separarsi, era salito in casa e dopo estenuanti ore di trattative con i colleghi dell'Arma, uccise freddandole con la stessa pistola le proprie figlie prima di spararsi.

Luigi, per cui la donna aveva anche presentato un esposto (non una vera e propria denuncia) e che in altre occasioni l'aveva già aggredita, per la Procura quell'arma non doveva averla con sé. Ed infatti gliel'aveva levata. E per questo dopo aver appurato che nel novembre precedente la tragedia il medico di famiglia aveva firmato un certificato medico che il giorno dopo venne esaminato dal medico militare e grazie al quale venne dichiarato idoneo, l'autorità giudiziaria ha deciso di chiedere il giudizio per entrambi. La difesa del medico di base ieri al Gup ha chiesto la citazione della compagnie di assicurazione per la responsabilità civile. Una richiesta che segue quella avanzata da Antonietta Gargiulo - per tramite dell'avvocato Botti - di costituirsi parte civile. Il Gup ha quindi deciso di rinviare l'udienza preliminare al prossimo 27 gennaio 2022 per dare tempo alle difese di presentare memorie.

A quanto sembra la Procura non contesta la validità di quel certificato, eventuali falsi o altre irregolarità. Ma la colpa di aver valutato lo stato psicologico del militare che solo una settimana prima era stato ritenuto inidoneo a portare una pistola, così "compensato" da poter tornare a girare armato. Tre mesi dopo con quella pistola ucciderà le due figlie.
Poco prima di compiere l'efferato delitto Capasso scrisse ai parenti delle lettere in cui annunciava cosa avrebbe fatto. Per ore dal balcone dell'abitazione trattò la sua possibile resa con i colleghi. A gennaio quindi il Gup dovrà decidere se i due medici dovranno o meno essere chiamati a rispondere in aula per il duplice omicidio e per le lesioni alla donna.