Sono 638 i positivi in contumacia che risiedono nei Comuni della provincia dove si voterà domenica e lunedì (il dato comprende tutti, anche una minima parte di minorenni): gli aventi diritto al voto avranno la possibilità di esprimere la propria preferenza, a domicilio, ma per adesso in pochi ne hanno fatto richiesta. Il protocollo per assicurare l'esercizio del diritto di voto a coloro che si trovano in trattamento domiciliare, in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario, permette ai Comuni di poter istituire "seggi speciali" per la raccolta del "voto a casa" (tutti i componenti delle sezioni mobili utilizzeranno dispositivi protettivi inviati appositamente dal Ministero). Ogni Ente dovrà affidare l'incarico ad una commissione elettorale esterna che si recherà nelle abitazioni delle persone in quarantena che hanno richiesto di "votare a casa" comunicando le proprie generalità (via email) alla Asl per ricevere la certificazione attestante la condizione di contumacia (per chi non è in possesso di un indirizzo email c'è a disposizione un numero dedicato).
La commissione esterna si recherà al domicilio dei positivi che vogliono votare dopo aver partecipato ad un corso di formazione online organizzato dall'azienda sanitaria pontina.
Per adesso, però, quando siamo ormai agli sgoccioli della campagna elettorale, a tre giorni dall'apertura delle urne in dodici Comuni della provincia, sono davvero pochi i contagiati dal Covid in isolamento domiciliare che hanno deciso di sfruttare i "seggi speciali".