Sono tre i tronconi dell'inchiesta Scarabeo. Oltre a quello che è già al dibattimento, la Procura ha notificato l'avviso di conclusione indagini per altre sette persone accusate a vario titolo di rivelazione di segreto d'ufficio e abuso d'ufficio e infine l'inchiesta è chiusa per altre 19 che devono rispondere del reato di truffa e sostituzione di persona.
Sono stati i pm Claudio De Lazzaro e Valentina Giammaria a mettere la parola fine a tutti gli accertamenti. Il secondo filone nato a seguito della fuga di notizie per gli sgomberi al Colosseo, è relativo invece agli indagati nei cui confronti la Procura non ha chiesto il giudizio immediato custodiale come era avvenuto per chi era stato sottoposto ad una misura restrittiva. Adesso gli indagati hanno la possibilità di presentare delle memorie difensive o potranno chiedere di essere interrogati e in un secondo momento il giudice deciderà. In diverse circostanze gli investigatori hanno contestato l'ipotesi di truffa e il riferimento è al tentativo di oscurare i dati della posizione finanziaria di diverse persone che hanno indotto in errore - in alcuni casi la Fiditalia Bank - sulle condizioni finanziarie e sulla capacità reddituale procurando agli indagati un ingiusto finanziamento: le cifre oscillano e arrivano fino a 17mila euro necessari per l'acquisto di vetture.
La Procura ha contestato anche una aggravante: «di aver commesso il fatto profittando di circostanze di tempo e di luogo da ostacolare la privata difesa in relazione all'impossibilità per gli istituti di credito, le finanziarie e per i gestori delle banche - hanno osservato gli inquirenti - di fornire tempestivamente le informazioni finanziarie sul richiedente il prestito nonchè con riguardo alla necessaria interlocuzione per via telematica tra i vari soggetti». I fatti sono avvenuti nel 2018. Nei confronti di altre persone sottoposte a indagine, viene contestata la sostituzione di persona per dei fatti che risalgono tra l'aprile e il maggio del 2019. In un caso un indagato per procurarsi il vantaggio di acquisire informazioni su una pratica presentata da un altro indagato, induceva in errore un operatore Crif, presentandosi come un'altra persona in maniera illegittima. Tra le parti offese ci sono la Findomestic, la Fca Bank e la Deutsche Bank spa. Nel processo che si sta svolgendo davanti al collegio penale per chi era stato sottoposto alla misura restrittiva, alcune banche si sono già costituite parte civile e il dibattimento è entrato nel vivo con la deposizione dei testimoni. Per altri due tronconi è arrivata la chiusa inchiesta.