Hanno deposto i consulenti, sia del pubblico ministero che degli imputati ieri nel corso dell'udienza davanti al giudice del Tribunale Giuseppe Molfese per la morte di un uomo di 81 anni, di Latina, deceduto - secondo i familiari - in circostanze da chiarire e per una diagnosi sbagliata.

Sul banco degli imputati cinque medici dell'Icot che devono rispondere di omicidio colposo e che in base a quanto sostenuto dal magistrato inquirente, titolare del fascicolo Giuseppe Bontempo, hanno omesso di fronte alla sintomatologia e alle manifestazioni cliniche rappresentate dal paziente di procedere ad accertamenti strumentali finalizzati a diagnosticare un'ulcera. Il paziente, B.A, di Latina, era deceduto in un secondo momento dopo il trasferimento al Goretti e nell'inchiesta gli inquirenti hanno contestato le condotte dei camici bianchi, tra cui anche quella di provvedere - ha osservato il magistrato - al trattamento della lesione, limitandosi ad esplorare l'addome e non estendendo l'esame. «In cooperazione tra loro hanno cagionato per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia la morte dell'uomo avvenuta il 22 dicembre del 2017 al Santa Maria, in seguito al trasferimento del paziente avvenuto in condizioni compromesse la notte tra il 20 e il 21 dicembre a causa di complicanze relative all'ulcera».