Ultimo atto ieri in Tribunale davanti al collegio penale del processo nei confronti di tre giovani del capoluogo pontino accusati di rapina, estorsione e spaccio.
Sul banco degli imputati Giorgio Petullà, Mario Lazzarini e Riccardo Pinerolo, di età compresa tra i 25 e i 26 anni.
I primi due sono stati assolti dal reato di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione e condannati a tre anni per rapina e a 800 euro di multa mentre il terzo giovane è stato condannato a tre anni e quattro mesi.
Il collegio difensivo - composto dagli avvocati Marcheselli e Stabile - ha cercato di smontare le accuse a margine della requisitoria del pubblico ministero Martina Taglione che aveva chiesto la condanna a sette anni e dieci mesi di reclusione e 27mila euro di multa. Il magistrato inquirente aveva ricostruito i fatti avvenuti oltre cinque anni fa, a fine maggio del 2016 nel capoluogo pontino, a seguito di una denuncia presentata dalla parte offesa in Questura.
Al termine della camera di consiglio il collegio penale - presieduto dal giudice Gian Luca Soana - ha emesso la sentenza: scontato che una volta che saranno depositate le motivazioni le difese presenteranno ricorso in Corte d'Appello. Nel capo di imputazione il pm inquirente Giuseppe Miliano, aveva sostenuto che gli imputati si erano impossessati di un telefono cellulare di un giovane e che in concorso con altre persone, (tutti minori), avevano minacciato la vittima della rapina. «Se rivuoi il telefono devi dare 40 euro», avevano detto. «In questo modo hanno posto in essere - ha osservato il magistrato titolare del fascicolo - una condotta: consegnare la somma di denaro ma non riuscendo nell'intento».
Nei confronti dei tre ragazzi era stato contestato un terzo capo di imputazione in questo caso per spaccio relativo alla cessione di marijuana e alla fine ieri è arrivata l'assoluzione.