Continua senza sosta la corsa al tampone per andare a lavorare. L'introduzione dell'obbligo del Green pass per l'accesso ai luoghi di lavoro, come era stato ampiamente pronosticato, ha fatto triplicare nel giro di tre giorni il numero dei test eseguiti nelle farmacie. E' così ovunque, nell'intera provincia: tutti i presidi sanitari del territorio hanno visto aumentare la richiesta, da nord a sud. Nel capoluogo si continua ad assistere a lunghe code. E' così da venerdì, lo è stato sabato, meno domenica, di nuovo boom di tamponi ieri: a fare il tutto esaurito è sempre la farmacia di via San Carlo da Sezze, ormai famosa per i prezzi molto convenienti che inevitabilmente attirano chi ha bisogno del "semaforo verde" per recarsi sul posto di lavoro.
La stragrande maggioranza dei cittadini non vaccinati del capoluogo scelgono il presidio sanitario Fontevita dove è possibile effettuare un test rapido rinofaringeo (l'unico autorizzato - oltre al molecolare - per ottenere il semaforo verde) a metà prezzo rispetto alle altre farmacie. Invece che 15 euro, per gli adulti il costo dell'esame in via San Carlo da Sezze è di 8 euro. «Ho fatto il pacchetto, 10 tamponi a 80 euro - ci ha raccontato il titolare di un locale del capoluogo che ieri si è messo in coda davanti la farmacia Fontevita - Dovrò fare un'ora di fila, anche più, ne sono consapevole ma sinceramente preferisco così piuttosto che spendere 150 euro in un'altra farmacia. Io ogni giorno devo alzare la serranda per lavorare, accetto questa situazione senza condividerla perché è assurdo che un onesto cittadino sia costretto a tanto per far mangiare la propria famiglia».
E si andrà avanti così attuando l'orario continuato, con aperture straordinarie anche domenicali per effettuare i test su appuntamento, aumentando anche la presenza del personale. L'obbligo Green pass è previsto fino al 31 dicembre, fine dello stato di emergenza. E fino a quella data: tamponi per i non vaccinati.