L'arresto è stato convalidato, una delle accuse, la più grave, rivista e derubricata in un reato meno grave e i quattro sono stati scarcerati.
Non torneranno però in libertà i quatto immigrati nigeriani che i carabinieri di Campoverde e di Aprilia avevano rintracciato mentre con un autobus di linea volevano raggiungere Roma dopo aver litigato con il datore di lavoro e dopo avergli strappato di mano due telefoni cellulari. Sulle prime le accuse ipotizzate nei loro confronti, prevedevano il furto con strappo e l'estorsione.
I quattro infatti, che vantavano un credito di lavoro nei confronti di un immigrato camerunense che li aveva impiegati in un vigneto, ma che aveva riferito loro di non essere al momento in grado di saldare il suo debito, avevano "preso" i telefoni con la promessa di restituirli a pagamento effettuato. Per la Procura di Latina che ieri davanti al giudice Morgigni ha chiesto le misure cautelari, l'estorsione doveva essere rivista in un esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Resta l'accusa di furto con strappo.