Ha ricevuto il classico messaggio sms che in realtà era una trappola. C'era un link, identico a quello del suo istituto di credito dove aveva il conto on line. L' invito era di proseguire sempre a quell'indirizzo. Era tutto così perfetto che nulla lasciava presagire in realtà all'ennesima truffa on line che lo scorso gennaio ha visto come vittima un militare dell'Esercito. Il cliente della banca in buona fede aveva seguito le indicazioni ricevute, compresa la richiesta di compilare i campi obbligatori con alcuni dati. Subito dopo era arrivata la telefonata (anche questa opera dagli autori del raggiro) che lo metteva in guardia di una frode in atto sul suo conto e in un secondo momento i cybercriminali hanno chiesto il numero della carta di credito e altri dati, dalla scadenza della card, alla data di nascita del titolare del conto. Utilizzando questo schema illecito che ha fatto moltissime vittime in mezza Italia, qualcuno è riuscito a prendere e portare via la somma di 2500 euro. L'uomo a quel punto ha presentato una denuncia ai carabinieri e ha inviato una diffida all'istituto di credito sostenendo che non gli erano stati messi a disposizione gli strumenti necessari - sotto il profilo della sicurezza - per scongiurare il raggiro.

La banca a fronte della rimostranze ha replicato mettendo in rilievo che il cliente era stato invitato alla prudenza con il conto on line perché poteva esserci il rischio di incappare in azioni criminali come quella che poi è avvenuta.

Alla fine, assistito dall'avvocato Biagio Coppa, il militare beffato dai truffatori senza intraprendere azioni di natura civile ha presentato ricorso al servizio clienti della Banca di Italia con una richiesta. E' scattata una verifica e in un secondo momento l'istituto di credito ha risarcito il cliente restituendo la somma sparita.

Lo strumento utilizzato in questo caso ha permesso di non ricorrere a vie legali e «chiudere» in tempi stretti la vicenda. I soldi alla fine sono tornati al correntista pontino vittima del phishing. I consigli per chi ha i conti on line sono sempre gli stessi da parte delle forze dell'ordine, a partire dal più semplice: prestare la massima attenzione ai messaggi che arrivano sul telefono.