Non si sono concluse le indagini della polizia coordinate dalla procura di Latina, sullo stupro denunciato da una 20enne di nazionalità indiana e risalente al maggio del 2020, per il quale sono stati arrestati due connazionali di 20 anni, accusati anche di averla ricattata con un video. Gli investigatori sospettano che un terzo giovane possa essere coinvolto nella violenza. La ragazza, stando alle indagini, dopo quel giorno terribile avrebbe affrontato quattro mesi da incubo, culminati nel tentativo di suicidio, avvenuto a settembre del 2020, quando è stata soccorsa in casa dopo aver ingerito delle sostanze chimiche. A luglio, infatti, la donna sarebbe stata di nuovo aggredita da uno degli arrestati che, con l'aiuto di un altro indiano, l'avrebbe raggiunta a casa per intimarle di stare in silenzio e poi le avrebbe anche iniettato un narcotico.

I fatti sono ancora oggetto di indagine e dalla Questura non trapela nulla. Di sicuro c'è che nelle settimane successive alla presunta violenza, per tutto il tempo i giovani si sentivano in pericolo e forse nemmeno la circostanza di possedere il video del ricatto li faceva stare tranquilli.