Le famiglie Di Silvio e Di Stefano potevano contare anche sulla complicità di personaggi esterni al clan, ma non esitavano a mostrare i muscoli quando nascevano dei contrasti: emblematica la reazione violenta contro un fornitore di droga che aveva osato chiedere loro il pagamento di un debito per una partita di cocaina.
Non mancavano neppure gli attriti con gli altri gruppi legati da vincoli di parentela, su tutti quello di Luigi Ciarelli: è il pentito Andrea Pradissitto a confermare l'astio per un mancato sostegno economico.
Intanto ieri sono proseguiti gli interrogatori di garanzia, ma tutti gli indagati sono rimasti in silenzio al cospetto del giudice.