L'opera di monitoraggio della criminalità locale, assicurata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Latina, ha fatto scattare una nuova misura di prevenzione per un personaggio che ha già dimostrato di essere inserito negli ambienti criminali che contano sebbene abbia appena varcato la soglia dei vent'anni, mettendo in luce. Si tratta di Giorgio Rizzi, per il quale la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma, approvando il lavoro svolto dai poliziotti del primo dirigente Alessandro Tocco, ha disposto la sorverglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e la prescrizione di non lasciare la dimora nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 7. Provvedimento che sarà efficace dal momento in cui il giovane verrà scarcercerato, essendo attualmente detenuto.

Il giovane Giorgio Rizzi è originario di Monte San Biagio e da qualche tempo si era trasferito sul litorale romano, ma è balzato agli onori della cronaca latinense cinque mesi fa, quando fu arrestato dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo pontino in circostanze inquietanti. La sera del 31 maggio, in una città pressoché deserta, era stato sorpreso a girare nella zona di Borgo Isonzo con un potente scooter con la targa coperta: alla vista della pattuglia cercò di scappare, ma i militari non gli lasciarono scampo e lui finì per perdere il controllo del mezzo, un T-Max Yamaha. Prima di essere bloccato aveva persino cercato di scappare a piedi, poi saltò fuori che girava con una pistola calibro 9x21 di provenienza illecita e una parrucca. Le circostanze avevano indotto gli investigatori a ritenere che fosse pronto a sparare, ma le successive indagini non hanno ancora chiarito contro chi o cosa. Intanto è stato condannato a tre anni di reclusione, giusto pochi giorni fa.