Niente patente, addio carta di imbarco e viaggio all'estero. Le conseguenze per una segnalazione alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti sono molteplici.

La provincia di Latina rispetto a tutto il Lazio è in controtendenza. Nonostante il lockdown e la pandemia, sono aumentate le segnalazioni da parte delle forze dell'ordine nel corso dei controlli che hanno portato ad identificare e segnalare gli assuntori per la detenzione di una modica quantità di stupefacenti. La grande novità è rappresentata dalla presenza di minori che sono di più rispetto al 2019, così come le donne. Prima del Covid erano state 458 le persone segnalate come assuntori e dopo Roma, quello di Latina, era stato uno tra i numeri più significativi di tutto il Lazio. Un anno dopo il dato raccolto dall'Ufficio Centrale di Statistica è cresciuto nettamente arrivando ad accertare in provincia di Latina ben 520 assuntori. L'aumento è sensibile, quasi una vera e propria impennata se confrontato con gli altri capoluoghi di provincia del Lazio a partire da Frosinone dove è stata registrata una diminuzione pari al 13,2%. Complessivamente nel 2020 - come riportato nella tabella - sono state 543 le segnalazioni, alcune persone sono state segnalate più di una volta. A cosa va incontro chi viene fermato con poca quantità di droga se non viene contestato lo spaccio?

La prima sanzione è la sospensione della patente e per quanto riguarda invece i minori, c'è il divieto di conseguire la patente. E poi l'altra sanzione prevede la sospensione e il divieto di porto d'armi. Per chi vuole partire e andare all'estero, sia in vacanza che per motivi di lavoro, c'è il divieto di espatrio con un timbro sulla carta di identità. Da sottolineare infine l'iter amministrativo che porta la persona segnalata ad una convocazione in Prefettura per valutare un piano terapeutico. A seconda dei casi si può essere sottoposti alle analisi.
Infine prendendo in esame il periodo di tempo che va dal 1990 al 2020, le segnalazioni ai Prefetti a Latina sono state 12477 che collocano la provincia in terza posizione dietro ovviamente Roma e poi Frosinone.

Dopo la segnalazione è possibile impugnare l'ordinanza di convocazione al Giudice di pace così come anche il decreto con la sanzione. In caso di esito positivo al programma terapeutico da parte del Prefetto può anche arrivare la revoca della sanzione e in casi più lievi, o per la prima infrazione, a volte può esserci anche un semplice invito da parte della Prefettura a non fare uso delle sostanze.

Morale: anche se non si incorre in un procedimento penale le conseguenze sono diverse. C'è da sottolineare infine che è da tenere in considerazione il dato relativo al numero dei minori che è in crescita, così come si è abbassata l'età media degli under 18 che per la prima volta hanno fatto uso di sostanze stupefacenti.

Da segnalare sul fronte del consumo di sostanze stupefacenti per quanto riguarda la provincia di Latina, c'è un'altra analisi altrettanto significativa.

Lo studio è condotto in questo caso dall'Istituto di Ricerche Mario Negri di Milano che attraverso il monitoraggio delle acque reflue ha stimato anche quanto sia il consumo di cocaina (la seconda sostanza stupefacente più consumata in assoluto). Come riporta l'analisi è emersa una certa variabilità in tutta Italia con una media nazionale di 9,51 dosi consumate ogni mille abitanti.

Si parte dal minimo di Belluno e Gorizia a quota 2 dosi, al massimo di Roma a quota 17, fino alle quasi 20 di Pescara mentre Latina in questa speciale classifica è a quota 9, leggermente sotto la media ma è un numero nettamente superiore rispetto ad altri capoluoghi di provincia e città metropolitane tra cui Napoli a Genova.