Crescono i contagi, soprattutto tra gli alunni non vaccinati delle elementari e delle medie (e dell'infanzia), le scuole sono in piena crisi nel gestire le numerose quarantene e l'azienda sanitaria sta andando in affanno. Tradotto in soldoni: la dad è tornata a dominare. Doveva invece essere scongiurata, lo prevedeva il nuovo protocollo realizzato proprio con l'obiettivo di garantire al massimo la didattica in presenza. Ma non si è verificato nulla di tutto questo perché il conto più salato della quarta ondata lo stanno pagando, in termini di quarantene, proprio gli alunni delle elementari e delle medie; meno invece gli studenti delle superiori. Il motivo non è difficile da spiegare: i più giovani non rientrano nella categoria dei vaccinabili.
Nello specifico sono poco meno di 140 gli attuali positivi scolastici registrati in provincia. Gli ultimi dati parlano di un consistente aumento della diffusione del virus tra i banchi: per buona parte si tratta di studenti, oltre 110, poi docenti e personale Ata. A proposito di docenti e dipendenti Ata nell'analisi del contagio scolastico va tenuta in considerazione la loro "mancata vaccinazione addizionale". Finora non sono stati vaccinati con l'iniezione aggiuntiva, nonostante abbiano ormai superato i sei mesi dall'ultima dose ricevuta: per loro scatterà soltanto oggi la possibilità di essere vaccinati con l'ulteriore richiamo "booster" (se hanno più di 40 anni).
Al momento a livello provinciale sono 70 le classi in quarantena, vale a dire il doppio rispetto a quelle registrare una decina di giorni fa e questo la dice lunga sulla delicatezza della situazione.