Genitori "intrappolati" nella disavventura degli ingressi a scuola stamattina a Terracina, a causa di una bomba d'acqua che ha letteralmente allagato le strade della città. In alcuni casi un'odissea vera e propria, accresciuta dalla scelta, comunque inevitabile, di usare le automobili per ridurre il danno, le quali però, incontrano l'annoso problema del parcheggio. E allora, lunghe file, e soprattutto scarpinate che vedono i genitori come dei veri Indiana Jones, zainetto in una mano, ombrello in un'altra, manina ai figli, cento occhi per evitare le pozzanghere. Pozzanghere che, in molti casi, sono letteralmente inevitabili poiché sono intere strade ad essere completamente trasformate in fiumi. Molti insegnanti hanno chiesto ai genitori, già trafelati alle 8 del mattino per la traversata, di tornare con calzini e indumenti asciutti, visto che i bambini non hanno potuto comunque evitare di bagnarsi. Anche la scelta di munirli di stivaletti in plastica, si scontra con l'impossibilità, dovuta anche alle normative covid, agli ingressi di trovare un riparo per toglierli e cambiarli con delle scarpe una volta arrivatiAlla scuola Manzi, lato via delle Arene, sulla strada, che appare del tutto dissestata, non ci sono nemmeno i marciapiedi. Ma anche quando ci sono, non sempre sono in condizioni ottimali. Anzi. E poi, con le strade allagate il livello di sicurezza si annulla. Alla Giovanni Paolo II, l'attraversamento pedonale, incustodito, sebbene rialzato non evita vere e proprie docce. E anche alla scuola Delibera, le cose non sono andate meglio, per l'assenza di camminatoi e marciapiedi che consentano ai bambini di entrare a scuola in sicurezza. In anni, se non decenni, non si sono mai presi provvedimenti di alcun tipo.
Il fatto
Maltempo e bombe d'acqua, entrare a scuola diventa un'avventura
Terracina - Genitori "intrappolati" nella disavventura degli ingressi a scuola stamattina a Terracina, a causa di una bomba d'acqua