La Procura ha esercitato l'azione penale e ha presentato la richiesta di giudizio immediato nei confronti di due imputati, accusati di rapina e incendio doloso. L'episodio su cui i Carabinieri della Compagnia di Latina avevano fatto piena luce, era avvenuto la scorsa estate e aveva indirizzato gli investigatori a Daniele Imperi e Dorin Cosmin Tebuie, quest'ultimo di origine romena. L'inchiesta - coordinata dal pm Daria Monsurrò - aveva portato a ricostruire i fatti contestati avvenuti tra Latina e Sabaudia.
A Bella Farnia era stata incendiata una Ford Fiesta intestata alla vittima di una aggressione che nella sua abitazione aveva ricevuto la visita dei due imputati. Quel giorno l'uomo era stato colpito con una bottiglia di vetro sul viso e quando erano arrivati i soccorritori era in una pozza di sangue.

Era stato il giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone ad emettere il provvedimento restrittivo sulla scorta delle risultanze investigative raccolte dagli uomini dell'Arma. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due imputati sono entrati in casa della vittima della tentata rapina, lo hanno prima minacciato e poi picchiato e infine hanno appiccato il fuoco alla vettura parcheggiata nelle vicinanze dell'abitazione.

Anche davanti ai giudici del Tribunale del Riesame l'impianto accusatorio aveva retto sul fronte delle esigenze cautelari e dei gravi indizi; per Imperi in questo caso aveva annullato il capo di imputazione relativo al rogo dell'auto. «Il profilo criminoso della condotta dei due indagati - aveva messo in luce il giudice nel provvedimento cautelare - risulta evidente sulla base di una serie di riscontri. Le dichiarazioni della parte offesa appaiono convincenti ed attendibili, sia sotto il profilo oggettivo che soggettivo. «Gli indagati - aveva ribadito il magistrato nella misura restrittiva - hanno posto in essere una serie di condotte violente e minacciose per impossessarsi dell'auto». Come aveva sostenuto anche lo stesso gip nel provvedimento cautelare, l'episodio aveva suscitato un certo allarme sociale tra Borgo Grappa e Sabaudia e la personalità dei due giovani - aveva aggiunto - per come si erano comportati era stata senza scrupoli.

I due imputati sono difesi dagli avvocati Adriana Anzeloni e Giovanni Codastefano. Adesso a distanza di oltre quattro mesi dai fatti contestati il magistrato inquirente ha chiesto il giudizio immediato e il gip del Tribunale ha accolto la richiesta e ha disposto il via al processo con la prima udienza per il prossimo 17 febbraio davanti al Collegio penale del Tribunale di Latina.