Il web è una trappola insidiosa per gli adolescenti: un ragazzo su 3 ha un profilo fake social. Quasi tutti (ben cinque su sei), controllano chi mette i like nei loro post e infine almeno la metà è vittima di violenze con un dato in netta crescita tra i giovanissimi. I numeri sono offerti da una attenta analisi della Polizia che continua a monitorare cosa accade nel web e punta a tutelare le fasce più deboli come gli adolescenti e i minori, sempre più spesso a rischio di una dipendenza patologica con la rete. Arriva anche a Latina e a Formia la più importante campagna educativa itinerante della Polizia nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e dei pericoli della rete rivolte ai minori. Il progetto è in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione nell'ambito dell'iniziativa Generazioni Connesse. Il primo appuntamento è per giovedì nel capoluogo pontino in piazza del Popolo, a seguire il 3 dicembre la manifestazione farà tappa a Formia in Largo Paone con il truck di Una vita da social. Per entrambi gli eventi l'inizio è previsto per le 8,30 con l'accoglienza degli studenti da parte del personale della Polizia Postale di Latina. L'obiettivo di questa nuova iniziativa è fare in modo che il fenomeno del cyberbullismo, sempre più dilagante, e di tutte le forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime. La Polizia vuole prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online puntando a una operazione di responsabilizzazione in merito all'utilizzo della parola.
Gli studenti in questo modo attraverso il diario di bordo: www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.
In occasione delle due tappe è previsto uno spazio dove sarà presente il personale addetto al controllo del territorio, della Polizia Scientifica e della Polizia Stradale con apparecchiature e mezzi tipici delle proprie attività. Il progetto è al passo con i tempi delle nuove generazioni e nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia postale hanno incontrato in tutta Italia oltre due milioni e mezzo di studenti sia nelle piazze che nelle scuole. Il mondo dei social ha un forte ascendente sui giovani che sempre più spesso guardano a modelli sociali trasgressivi sconosciuti ai genitori e agli educatori. Inoltre la frequentazione dei social occupa sempre di più il tempo dei giovani creando dipendenza.
«E' una situazione che certo non è migliorata - fa sapere la Questura di Latina in una nota - con le misure restrittive e l'assenza dei contatti umani tra adolescenti acuita dalla chiusura delle scuole». Alla fine l'unica evasione durante proprio quel periodo sono stati gli smartphone e i social, hanno rappresentato il solo ponte di collegamento anche se a distanza con compagni e amici. Dalla ricerca ad esempio di Skuola.net per «Una vita da social», emergono altri fattori interessanti che gli adolescenti tengono segreti. Alcuni dati sono molto indicativi infatti: 1 ragazzo su 3 sul social di riferimento ha un account falso e sono circa il 28% quelli che dichiarano di averne uno oltre a quello ufficiale mentre il 5% è presente ma solo con un fake.
Il motivo di questa scelta ha un senso: conoscere persone nuove ma senza esporsi troppo, controllare gli amici senza che lo sappiano e controllare anche tutti quelli da cui sono bloccati. Infine c'è anche chi ricorre ai fake per seguire a distanza il partner o cerca di sfuggire al controllo dei propri genitori. Ma c'è anche chi vive per i like: per un ragazzo su tre ad esempio un contenuto che genera poche interazioni ha un effetto negativo. I risultati nelle campagne educative degli operatori della Polizia testimoniano quanto sia importante la prevenzione. Il tour in tutta Italia adesso fa tappa anche in provincia.