Momenti di tensione all'interno del carcere di Latina dove si è registrata una protesta da parte di un gruppo di una ventina di detenuti, quasi tutti stranieri. In circostanze ancora poco chiare, sembra per contestare una sanzione disciplinare adottata dalla direzione nei confronti di un ristretti, a loro detta ingiusta, gli uomini che hanno organizzato la protesta si sono rifiutati di tornare nelle celle dopo l'ora d'aria, scagliandosi contro una cancellata e urlando minacce sia nei confronti del direttore della Casa Circondariale che all'indirizzo del comandante della Polizia Penitenziaria. Quando la situazione sembrava degenerare sono intervenute anche pattuglie di Polizia e Carabinieri, con il questore Michele Maria Spina e il comandante provinciale Lorenzo D'Aloia intervenuti personalmente, ma non è stato necessario il loro supporto e la situazione è stata gestita direttamente dalla Polizia Penitenziaria che ha comunque richiesto rinforzi da altri istituti di pena.

Sull'episodio è intervenuto anche Massimo Costantino, segretario generale del sindacato Cisl Fns Lazio. «Apprendiamo che circa venti detenuti tra albanesi, magrebini e italiani, hanno messo in subbuglio l'intero istituto del carcere di Latina rifiutandosi di rientrare nelle proprie stanze di pernottamento - a tutt'ora non si conoscono i motivi - comunque gli stessi hanno creato problemi di ordine e sicurezza dell'intero istituto e sono stati richiesti interventi di unità presso altre sedi della regione. Da quanto appendiamo sono stati verbalmente aggrediti sia il Direttore che il Comandante del carcere e anche tutti gli operatori presenti intervenuti sul posto. Pare sia una situazione che si repete da vari giorni e proprio ieri un detenuto era stato posto in partenza con urgenza. Il carcere attualmente è sotto organico: dovrebbero esserci 132 unità di Polizia Penitenzairia, ma attualmente ve ne opreano solo 111, a questi vanno aggiunti personale distaccato in uscita verso Nucleo locale e sedi extramoenia arrivando a circa - 30/40 unità - Oltretutto il carcere di Latina risulta tra i primi 10 istituti più sovraffollati d'Italia: a fronte di 78 detenuti, attualmente ce ne sono 128. Per la Fns Cisl Lazio occorre più personale di Polizia Penitenziaria in suddetto carcere e, allo stesso tempo, occorre inasprire le pene detentive a detenuti che creano situazioni tali da pregiudicare la sicurezza sia del personale tutto e di chi ci lavora quotidianamente ma occorre un immediato segnale verso quei detenuti resosi partecipi di tale criticità che gli stessi siano posti immediatamente in partenza. Al momento non vi sono criticità in atto da quanto apprendiamo».