Fino a qualche settimana fa il Poliambulatorio Asl di Largo Celli sosteneva il ritmo di circa 80 prenotazioni al giorno per analisi di laboratorio, ma quello standard di prestazioni è soltanto un ricordo, perché da una settimana a questa parte un cartello affisso all'ingresso del presidio avverte gli utenti, la maggior parte dei quali persone anziane o persone affette da patologie complicate, che le prestazioni di laboratorio non possono superare le venti unità al giorno.
L'effetto sull'utenza è disastroso, perché l'abbassamento del numero delle prestazioni giornaliere comporta inevitabilmente l'allungamento della coda nelle prenotazioni.
Infatti il totem che si trova nel salone di ingresso che ospita il Cup ha cominciato a rilasciare prenotazioni per analisi di laboratorio a distanza di un mese dal giorno della richiesta di prenotazione. Un esempio? La richiesta di prenotazione effettuata venerdì 26 novembre alle ore 7.30 per analisi di laboratorio rimanda l'utente ad un appuntamento per il 23 dicembre alle ore 9.45. La maggior parte delle persone in possesso di una prescrizione del medico per una serie di analisi, non importa di che genere, ritiene di doverle fare al più presto, e quindi preferisce rivolgersi ad un ambulatorio convenzionato, dove in genere si paga lo stesso ticket che si pagherebbe nel poliambulatorio della Asl; ma non è così semplice. Siamo a dicembre, e in questo periodo dell'anno le strutture convenzionate con la sanità pubblica hanno esaurito i budget a loro disposizione per l'anno in corso, e questo significa che molte delle prestazioni possono essere effettuate soltanto a pagamento. In più, buona parte dell'utenza del poliambulatorio di Largo Celli, è composta da esenti totali, persone che nel presidio della Asl non pagherebbero nulla, e che invece in una struttura convenzionata si vedrebbero costrette a pagare, anche somme di diverse decine di euro, per alcuni esami non convenzionati.