Una nuova caccia al Green pass quando sta per scattare quello rafforzato. Un altro boom di richieste in Italia: nelle ultime 24 ore sono state 1.240.703 (tra tamponi, vaccinati e guariti), spinte anche da chi ha fatto la terza dose e vuole ritirare il documento aggiornato. Proprio le dosi booster continuano a correre: i richiami sono stati 423.611 per un totale di quasi otto milioni di italiani con la terza dose (7.992.913, secondo i dati del portale del Governo). Le dosi somministrate sono state 486.599 (comprese 33.208 prime dosi e 29.780 seconde) portando il totale di vaccinazioni a quota 98 milioni (97.959.273).
Del resto, a partire da domani il Green pass si sdoppierà e si ridurranno gli spazi per gli oltre 6 milioni di italiani non vaccinati. Ci sarà quello rafforzato, rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e quello base rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). Chi possiede già un Green pass valido per vaccinazione o guarigione non dovrà scaricare una nuova Certificazione perché sarà l'app Verifica C19 a riconoscerne la validità.
Da domani inoltre, il Green pass base, ottenuto anche con tampone, sarà necessario per entrare in metropolitana, salire sugli autobus e prendere treni regionali rispetto ai soli viaggi su mezzi di lunga percorrenza (aerei, navi, treni Intercity e Alta Velocità, corriere funivie, cabinovie, impianti sciistici). Le uniche esenzioni riguarderanno i soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale. Per viaggiare localmente non servirà dunque il Super green pass, né durante le festività (ossia dal 6 dicembre al 15 gennaio, periodo durante il quale serve il Green Pass rafforzato anche in zona bianca per servizi come il cinema e il ristorante) né successivamente. Fa eccezione il caso degli impianti di risalita sulle piste da sci: in zona bianca e gialla richiedono il Green pass semplice, in zona arancione il Super Green pass.
Nel frattempo, l'Istituto Superiore di Sanità ha diffuso i dati aggiornati del monitoraggio settimanale dell'emergenza sanitaria in cui si fa il punto sull'efficacia del vaccino nei cinque mesi. «Per un non vaccinato il rischio rispetto a un vaccinato da meno di 5 mesi è 10 volte maggiore di ricovero, 16 volte maggiore di terapia intensiva, 9 volte maggiore di morte - si legge nel documento dell'Iss -. Dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 75% al 44%».
Sempre secondo il monitoraggio, rimane elevata l'efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, «in quanto - si sottolinea - l'efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all'85% per i vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi rispetto ai non vaccinati».
Il fatto
Green pass, boom di richieste a un passo da quello rafforzato
Latina - Nelle ultime 24 ore scaricati 1,2 milioni di certificati Da domani entra in vigore la carta super per arginare i contagi