Se il ricorso relativo alla seconda ordinanza dei concorsi truccati della Asl è stato respinto nei confronti dell'ex segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli e dell'ex dirigente della Asl Claudio Rainone, i giudici della Suprema Corte si sono pronunciati su un'altra azione giudiziaria della difesa.
E' quella relativa alla prima ordinanza di custodia cautelare emessa a maggio nei confronti di Rainone, difeso dagli avvocati Leone Zeppieri e Stefano Mancini. Il provvedimento era stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario. Il capo di imputazione relativo alla rivelazione di segreto d'ufficio del concorso da settanta posti è stato annullato senza rinvio dai magistrati. Resta invece il capo di imputazione in merito al falso verbale mentre è stato riqualificato il capo di imputazione relativo sempre ad una rivelazione di segreto d'ufficio che resta semplice. La prima ordinanza di custodia cautelare era stata notificata a Rainone sette mesi fa e il provvedimento restrittivo firmato dal gip Giuseppe Cario era stato impugnato dalle difese anche al Tribunale del Riesame. L'accusa era relativa al falso in atto pubblico e di violazione di segreto d'ufficio: «Per avere in concorso tra loro formato diversi falsi verbali di seduta della Commissione di cui facevano parte e avere acquisito con largo anticipo i contenuti dei quiz e delle domande da sottoporre ai candidati del concorso e di averle divulgate ad alcuni di loro per agevolarne il posizionamento utile nella graduatoria del concorso». Era stato questo il capo di imputazione.