Bisogna correre ai ripari e farlo in fretta. Perché il Covid avanza implacabile a suon di contagi e le festività natalizie, senza misure adeguate di sicurezza, potrebbero rivelarsi un ulteriore "assist" al virus. Evitare l'espansione del contagio resta la parola d'ordine delle autorità che, non a caso, si sono riunite ieri mattina in Prefettura per l'ennesimo vertice operativo di questa quarta ondata dell'emergenza sanitaria. Convocati dal Prefetto Maurizio Falco, nell'occasione, i sindaci delle città che sono sotto la lente d'ingrandimento della Asl di Latina per i tanti positivi riscontrati. Il capoluogo e Aprilia restano le più monitorate ma la massima attenzione verrà riservata anche a Terracina, Gaeta e forse pure Priverno e Sermoneta.

Sarà in questi centri che verrà valutata l'introduzione dell'obbligo di mascherine all'aperto - ad Aprilia vige già da tempo - nelle strade e nelle piazze più frequentate anche per lo shopping natalizio. La Asl, rappresentata in Prefettura dal responsabile del Dipartimento di prevenzione Antonio Sabatucci, è partita da questa proposta per cercare di arginare il rischio di contagio ma adesso l'ultima decisione spetterà alle diverse amministrazioni comunali.

Il modello entro il quale ci si muove è lo stesso già applicato nelle maggiori città italiane, ossia l'individuazione delle piazze e delle strade nelle quali si prevede una maggiore affluenza ipotizzando, se necessario, anche l'introduzione di sensi unici di accesso e uscita. Tutto questo a partire dal 18 dicembre e fino al 1° gennaio 2022.

La data del 18 dicembre, si è appreso dalla Prefettura, resta fissata ufficialmente al netto di eventuali e ulteriori decisioni legate all'aumento dei contagi. Insomma, per ora nella nostra provincia è stato compiuto il primo passo di una "stretta natalizia" che tutti si augurano non debba prevedere misure ancora più limitative.