Sono quindici gli indagati a piede libero dell'inchiesta che ha portato al sequestro degli alloggi Ater occupati abusivamente e che sono finiti sotto chiave come richiesto dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e come disposto dal giudice Giuseppe Molfese. Sul registro degli indagati sono finite le persone che si sono introdotte abusivamente nelle case e che devono rispondere dei reati di occupazione abusiva e anche danneggiamento. In alcuni casi - come è emerso anche dalle indagini della Polizia - hanno forzato gli alloggi per riuscire ad entrare.
La mappa degli appartamenti finiti sotto la lente di ingrandimento della Questura interessa mezza città: da via Helsinki a via Londra e poi alcune delle altre case occupate senza titolo sono tra via Virgilio e via Terenzio nella zona dell'ex Villaggio Trieste, nel quartiere Nicolosi e in via Pionieri della Bonifica a Campo Boario. Come ha fatto sapere la Polizia, alcune case sono state occupate da persone conosciute nella banca dati della Questura e ai poliziotti della Divisione Anticrimine. Alcuni degli indagati infatti sono stati destinatari in passato di misure di prevenzione personali
Non è stata una indagine facile quella portata a termine dalla Polizia anche per il cospicuo carteggio e per accertare con precisione dove fossero le abitazioni occupate abusivamente. In passato l'Ater aveva cercato di rientrare in possesso del bene ma senza successo. Gli inquirenti contestano il reato di danneggiamento perchè è emerso che molti degli occupanti in alcuni casi hanno scassinato le porte, in altri invece hanno completamente abbattuto le opere murarie per proteggere gli ingressi e i muri di cemento tirati su in passato per scongiurare altre violazioni .
Una volta che erano stati sequestrati gli immobili, dopo la notifica del provvedimento alcuni indagati hanno impugnato il ricorso al Tribunale del Riesame di Latina avverso la decisione ma la richiesta era stata respinta.