Invece di trasportare i liquami nelle discariche autorizzate per le procedure di smaltimento li sversavano su terreni o pozzetti della rete pubblica senza il preventivo trattamento, tutto ciò per ingannare Acea Ambiente e ottenere dalla società i pagamenti. Una truffa ai danni della società proprietaria dell'impianto di compostaggio di Aprilia, che ha portato la Polizia di Stato ad eseguire otto arresti e un maxi sequestro per circa 3 milioni di euro nei confronti di un sodalizio accusato di associazione a delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti, altri delitti contro l'ambiente e truffa ai danni dello Stato.
Per questo il giudice per le indagini preliminari Andrea Fanelli ha spiccato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giuseppe Borrelli, un 51enne di origine calabrese ritenuto degli inquirenti il capo dell'organizzazione e in passato già colpito da due interdittive antimafia, mentre altri sette consociati (Vincenzo Lucchetti, Bruno Giuseppe, Sosa Ioan, Victor Hreapco, Domenico Civale, Carlo Buono e Salvatore Luigi Di Callo) sono stati sottoposti ai domiciliari e altri due al divieto di esercitare attività imprenditoriali per 12 mesi (Santo D'Amato e Gloria Vieri). Inoltre la Ecoter srl è stata sottoposta a sequestro preventivo, mentre alla Moter srl è stata sequestrata una somma di circa 8 mila euro.