E' finita davvero questo volta: l'albergo di Formia appartenuto all'avvocato Cipriano Chianese da ieri mattina è di proprietà del Comune. Un immobile da 9,2 milioni di euro che da solo è il simbolo del riscatto ed è in testa alla lunga lista di beni confiscati, in parte alla criminalità organizzata e in parte ad evasori fiscali e narcotrafficanti, che la conferenza di servizi ha attribuito agli enti pubblici che ne avevano fatto richiesta. Oltre all'Agenzia nazionale per i beni confiscati erano presenti delegati del Demanio, della Prefettura di Latina e uno ciascuno per le amministrazioni interessate. La lista è lunga abbastanza per fungere da prova cardine della colonizzazione del clan dei casalesi nel sud del Lazio. Cipriano Chianese, l'inventore del business dei rifiuti interrati nell'agro aversano, il colletto bianco inarrivabile, ha incarnato quella scalata e l'hotel al centro di Formia è stato per oltre venti anni il simbolo del riciclaggio dei soldi derivanti dal traffico dei rifiuti. Un capitolo che si è chiuso dopo anni di battaglie legali. La stessa scelta del Comune di Formia è stata fatta dal Comune di Sperlonga, che ha annesso al patrimonio gli appartamenti dell'avvocato che si trovano nella zona di Valle Corsari. I beni complessivamente assegnati agli enti locali in tutta la provincia sono 28 e su un paio ci sono opzioni delle forze dell'ordine per farne residenze da porre a disposizione dei fuorisede. E' il caso proprio del Marina di Castellone per il quale è stata depositata una seconda istanza dei carabinieri che ne farebbero una sede bis dell'attuale caserma; lo stesso dicasi per la Guardia di Finanza di Latina che ha opzionato l'appartamento di corso della Repubblica confiscato al commercialista Claudio Proietti al fine di farne un residence per agenti pendolari. Destinazione praticamente certa poiché alla conferenza di servizi il Comune non ha avanzato richieste in quanto assente. Diventeranno invece alloggi per il fabbisogno abitativo delle fasce deboli i sette appartamenti, in gran parte confiscati a Maria Marasco e annessi al patrimonio del Comune di Fondi come chiesto dall'ente già nella pre conferenza della scorsa settimana; mentre due garage dello stesso gruppo di confische saranno utilizzati per il parcheggio di auto dell'amministrazione. Si tratta di un'operazione cui la Regione Lazio e il Presidente dell'Osservatorio per la legalità, Gianpiero Cioffredi, lavorano da tempo e non era semplice né scontato quanto accaduto nel corso della conferenza.