L'immagine in bianco e nero rende l'idea del tempo passato. Era un'altra era. E' finito con una prescrizione per tutti i 68 imputati il processo per le occupazioni abusive degli alloggi popolari di via Londra. Storia di oltre 16 anni fa, era la fine dell'estate del 2005. Sembra trascorso un secolo. Ieri pomeriggio il giudice monocratico Fabio Velardi ha letto il dispositivo: non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Cala dunque il sipario su una vicenda che aveva suscitato grande attenzione anche mediatica. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.

Il processo non è mai entrato nel vivo e ha dovuto fare i conti sempre con qualche difetto di notifica o rinvii di altra natura. L'inchiesta era scattata a seguito delle occupazioni abusive degli immobile, ad aprire il procedimento penale era stato il magistrato Luigia Spinelli, in un secondo momento l'inchiesta era finita alla collega Olimpia Monaco e la Procura aveva citato a giudizio gli imputati. In alcuni casi era contestato anche il furto di energia elettrica per gli allacci abusivi ad un impianto sportivo che si trova a poca distanza dagli alloggi. Molte persone avevano occupato le case forzando porte e finestre e dovevano rispondere di danneggiamento. «Non sappiamo dove andare» avevano detto all'epoca quando nel cuore della notte si erano presentate in via Londra. In un secondo momento chi non aveva il titolo aveva abbandonato le case occupate ed era stata aperta un'inchiesta.

All'alba del 15 settembre del 2005 era scattato lo sgombero con una operazione congiunta di Polizia e Carabinieri. Nel corso delle indagini inoltre gli inquirenti avevano individuato anche due donne ritenute le istigatrici e le autrici materiali delle occupazioni. In quei giorni, almeno trenta famiglie avevano violato le case di proprietà dell'Ater e alcune persone si erano giustificate sostenendo di essere state retrocesse in graduatoria. I mirati accertamenti della Procura avevano permesso di stabilire anche chi fosse in possesso dei requisiti. Nel settembre del 2018 era fissata la prima udienza di un processo mai decollato.

Ieri pomeriggio la vicenda si è definitivamente conclusa con la prescrizione. L'emergenza abitativa nel capoluogo continua ad essere un tema molto caldo.

Proprio nei giorni scorsi il gip del Tribunale Giuseppe Molfese ha accolto la richiesta del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza che ha portato al sequestro di altri alloggi di via Londra occupati abusivamente. In questo caso si tratta di 15 appartamenti.