Erano stati i vicini di casa a dare l'allarme e a chiamare la Questura. Da quell'appartamento nel centro di Latina si sentivano dei rumori e c'era trambusto anche se era tardi. Quando sono arrivati gli agenti della Squadra Volante, hanno scoperto che era in corso una festa tra alcuni studenti del capoluogo. Era un vero e proprio droga party quello che ha portato all'arresto di un incensurato e alla segnalazione alla Prefettura nella veste di assuntori degli altri ragazzi. Nei giorni scorsi in Tribunale si è concluso il processo nei confronti di D.K., queste le sue iniziali, residente a Latina, 19 anni, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti con l'aggravante di aver ceduto la sostanza stupefacente a persone che hanno meno di 18 anni. Il ragazzo difeso dall'avvocato Sandro Marcheselli, è stato condannato alla pena di un anno di reclusione e 2mila euro di multa, a fronte di una richiesta formulata dalla pubblica accusa e dal pubblico ministero Giuseppe Miliano nel corso della sua requisitoria di 4 anni e 20mila euro di multa.

Nel corso dell'arringa la difesa ha cercato di scardinare le accuse e al termine della camera di consiglio il presidente del Collegio penale Francesco Valentini ha letto la sentenza. Per il giovane la pena è sospesa. Era stata la Procura a chiedere il giudizio immediato nei confronti dell'imputato. L'operazione era scattata durante il lockdown lo scorso febbraio e nel corso della perquisizione domiciliare, la Polizia aveva trovato hascisc e marijuana.

Era stato il pubblico ministero Giorgia Orlando ad esercitare l'azione penale nei confronti del pusher che in sede di interrogatorio aveva riferito di aver acquistato la droga e che avvenivano degli incontri con dei coetanei per consumare la sostanza. Sarebbe stato lui infatti a distribuire hascisc e marijuana in cambio di somme di denaro. Come avevano osservato gli inquirenti nel capo di imputazione, il giovane era stato arrestato perchè nella sua abitazione, a seguito di un controllo, era stata trovata la sostanza stupefacente e in particolare l'hascisc. In occasione della festa organizzata in casa di uno studente del capoluogo all'interno di una stanza, gli agenti della Polizia avevano trovato 96 grammi di droga di cui 56 di marijuana e gli altri di hascisc. Tutta la sostanza stupefacente era già confezionata e nel corso dell'operazione erano stati sequestrati anche tre bilancini di precisione, quattro coltelli da cucina e infine 185 euro probabile provento di spaccio suddivisi in banconote da piccolo taglio. Gli investigatori avevano contestato anche l'aggravante della destinazione a persone minori e a casa avevano trovato altra sostanza. «Una volta che la festa sarebbe finita saremmo tornati a casa, domani dobbiamo andare a scuola», avevano detto i ragazzi quando nell'appartamento si sono presentati i poliziotti. La serata si era conclusa anche con le sanzioni in materia di mancato rispetto delle norme anti Covid. Alcuni giorni dopo i fatti, il 19enne arrestato era tornato in libertà, l'altro giorno in Tribunale è stata messa la parola fine a tutta la vicenda. L'operazione era scattata nell'ambito di un mirato servizio di controllo del territorio per la prevenzione dei reati predisposto dal Questore di Latina Michele Maria Spina.