Con i 248 casi registrati ieri, nella nostra provincia la pandemia ha fatto salire a 3.227 il numero dei contagi dall'inizio del mese. E quando mancano ancora 11 giorni alla fine di dicembre, a questo punto, c'è il rischio che venga avvicinato, se non addirittura superato, il record di 6.012 positivi registrati a novembre del 2020. Ma con una differenza importante: a quei tempi i vaccini ancora non c'erano. Ora sì, ma la differenza la stanno facendo le aperture: un anno fa di questi tempi le scuole erano chiuse, venivamo da un periodo di restrizioni e ci stavamo preparando a trascorrere le festività in zona rossa.

La situazione, oggi, è arrivata al limite e seppur senza il rischio di trascorrere Natale e Capodanno chiusi in casa, qualche restrizione in più (rispetto all'attualità) arriverà. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è pronto a firmare un'ordinanza, che dovrebbe entrare in vigore a giorni, sull'obbligo delle mascherine all'aperto sempre e ovunque, non solo nei luoghi della movida e in quelli dello shopping. «Se c'è una cosa che ha caratterizzato il Lazio in questo periodo è stato il tentativo di anticipare il virus per limitarne i danni, prevenendo lo sviluppo del contagio - ha sottolineato il governatore del Lazio - Domani (oggi, ndr) valuteremo una nuova ordinanza, che proporrà l'adozione della mascherina all'aperto almeno per un mese. Credo sia un piccolo sforzo in più, utile e salutare».
Ma anche a livello nazionale si stanno muovendo, giovedì è in programma una cabina di regia: il governo prepara una nuova stretta in vista di Natale. Tra le ipotesi per contenere il contagio, l'eventualità di imporre un tampone, oltre al super Green pass, per accedere a locali al chiuso.
Tornando ai contagi registrati ieri nella nostra provincia, i 248 casi delle ultime 24 ore (su 1.442 tamponi processati tra test rapidi e molecolari) si sono distribuiti tra Latina (94), Aprilia (24), Cisterna (20), Priverno (13), Sezze (11), Terracina (10), Gaeta (9), Sabaudia e Roccagorga (8), Maenza e San Felice Circeo (7), Sermoneta (6), Sonnino e Fondi (5), Formia, Minturno e Pontinia (4), Castelforte e Itri (2), Bassiano, Monte San Biagio, Ponza, Prossedi e Santi Cosma e Damiano (1).
Al conto vanno aggiunti altri due morti (siamo a 16 da inizio dicembre): si tratta di un 61enne di Terracina non vaccinato (con patologie) deceduto al Casal Palocco Hospital) e di una 76enne di Aprilia (vaccinata ma affetta da varie patologie) deceduta sempre nell'ospedale che si trova a sud di Roma.
Intanto il Dipartimento di prevenzione della Asl è in attesa di sapere se ci sia la presenza oppure no della variante Omicron nel campione di tamponi inviati nei giorni scorsi allo Spallanzani. L'azienda sanitaria pontina ha spedito una decina di molecolari positivi all'Istituto nazionale per le Malattie Infettive capitolino, riferiti ad alcuni link del territorio: presso il nosocomio romano i tamponi "pontini" verranno sequenziati dal Seresmi. Gli esami spediti nella Capitale rappresentano un campione legato ad alcuni casi anomali di diffusione del contagio in forma molto più veloce. Le risposte sono attese per domani.
Per quanto riguarda il contagio a livello regionale, invece, nel Lazio si sono registrati 2.404 positivi, praticamente lo stesso numero di sabato (soltanto cinque in meno). Rispetto allo scorso anno, nonostante si stia registrando ugualmente un elevato numero di casi, sono decisamente migliori i dati sulle ospedalizzazioni: 1.945 ricoveri in meno in area medica, 189 in meno in terapia intensiva, 36.710 isolati a domicilio in meno e 28 decessi in meno. Numeri che dimostrano l'importanza della vaccinazione.