Oltre tredicimila persone (13.392 per la precisione) chiuse in casa a causa del Covid. Ovvero nella nostra provincia circa un cittadino ogni cinquanta si trova costretto in quarantena. Innanzitutto si tratta di 6.845 positivi distribuiti su tutto il territorio, da nord a sud, passando per il centro. A loro si aggiungono 6.547 isolati perché sono "contatti stretti" accertati dei contagiati, vale a dire quelli che vengono comunicati - dai positivi - alla Asl affinché l'azienda sanitaria possa effettuare il contact tracing (non tutti gli infettati, però, li dichiarano come andrebbe fatto per permettere un corretto tracciamento). Per "contatti stretti" si intendono le persone che sono state "a stretto" contatto con persone comtagiate: vale a dire i familiari. I "contatti non stretti" invece sono tutti gli altri, anche quelli che hanno frequentato lo stesso luogo di lavoro di un positivo purché non si tratti di "vicini di postazione". Chi non è un "contatto stretto" non viene messo in quarantena.
Diversa tipologia di contatti e differente modalità anche delle quarantene, che variano a seconda se si è vaccinati o meno. Un contatto vaccinato se resta negativo può uscire di casa dopo una settimana, uno non vaccinato dopo 10 giorni. Una curiosità infine riguarda la quarantena degli infetti: al 21nesimo giorno, se il tampone risulta ancora positivo, termina comunque l'isolamento obbligatorio imposto dalla Asl.
Ma quali sono i tempi della trasmissione del virus? Studi recenti suggeriscono che un caso può essere contagioso già a partire da 48 ore prima dell'inizio della comparsa dei sintomi, che potrebbero anche passare inosservati, e fino a due settimane dopo l'inizio dei sintomi stessi.
La possibile trasmissione asintomatica o pre-sintomatica dell'infezione è stata sempre una delle maggiori sfide per contenere la diffusione del Covid-19 e indica la necessità di mettere rapidamente in quarantena i contatti stretti dei casi per impedire l'ulteriore trasmissione dell'infezione. Le più recenti stime suggeriscono che il periodo di incubazione (intervallo di tempo tra esposizione e insorgenza di sintomi clinici) sia di 5-6 giorni, ma può variare molto da un caso all'altro.