Anche tra le forze di polizia si stanno registrando problemi per fronteggiare l'ultima ondata di contagi, ma finora sono state contenute le ripercussioni nella gestione del personale. Ad esempio in Questura, di concerto con i sindacati, grazie al lavoro svolto dal personale dell'ufficio medico interno, lo scorso anno erano stati modificati i turni di lavoro per consentire a chi lavora in ufficio di alternarsi in diversi gruppi di lavoro. Col graduale ritorno alla normalità sono poi state adottate tutte le misure di prevenzione utili a evitare il diffondersi della pandemia sul luogo di lavoro. Ovviamente i rischi maggiori riguardano il personale operativo impegnato nelle attività di controllo del territorio e pronto intervento, ma l'adesione massiccia alla campagna vaccinale ha scongiurato conseguenze peggiori di quelle che si stanno avendo in questo periodo. Non mancano infatti casi di positività e quarantene estese ai colleghi entrati in contatto con gli agenti contagiati, per fortuna senza gravi conseguenze, che hanno costretto la Questura a rivedere la distribuzione del personale per assicurare la presenza di pattuglie del territorio. Tutti vaccinati, con la prima dose somministrata direttamente in Questura lo scorso anno, i poliziotti operativi. Tra i dipendenti qualcuno ha rifiutato di vaccinarsi, ma i no vax rappresentano una minoranza molto ristretta: per loro è scattata la sospensione dal servizio con l'avvio del procedimento del caso.