Come un vero e proprio tsunami. Il Covid-19 dilaga ovunque e anche la nostra provincia sta facendo i conti con un contagio che non solo appare inarrestabile, ma anche in ulteriore crescita. Solo tra il 31 dicembre e la giornata di ieri si sono registrati ben 2.617 positivi: 1.345 l'ultimo giorno dell'anno - che hanno fatto finire in archivio il dicembre dei record a quota 8.451 casi - e 1.272 ieri (al netto di 3.911 tamponi effettuati di cui 2.270 rapidi), sempre sulla spinta del capoluogo pontino che in 48 ore ha collezionato 895 positivi (490 e 405), seguita in vetta da Aprilia con 373 (187 e 186) e Terracina con 203 (76 e 127). E dopo i 26 decessi di dicembre, da ieri è partito anche il conteggio delle vittime di gennaio con la morte di un paziente classe 1935 residente a Sabaudia e risultato vaccinato.
La Asl di Latina, nel consueto bollettino quotidiano dell'emergenza sanitaria, ha poi aggiunto nel quadro generale delle ultime 24 ore 2 ricoveri, 10 guarigioni e 4.367 vaccinazioni suddivise in 349 prime dosi, 432 seconde dosi e 3.586 terze dosi. La stessa Asl, come avvenuto per i giorni natalizi, teme ora un ulteriore incremento dei contagi al momento di stilare il bilancio di Capodanno.
Allargando il discorso a livello regionale, ieri l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato ha annunciato 12.345 nuovi casi positivi su un totale di 113.438 tamponi. Sei i decessi e 979 le guarigioni. Gli attuali ricoverati nel Lazio sono 1.154 di cui 153 nelle terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 10,8% (i casi a Roma città sono stati 6.752). «Adesso andremo in zona gialla - ha detto D'Amato -, per cui invito tutti i cittadini alla massima attenzione e al rispetto delle regole. Per fortuna, sul fronte della campagna di vaccinazione, siamo arrivati a 11 milioni di somministrazioni». Soltanto nella giornata di venerdì sono state 36mila le vaccinazioni eseguite. «Le somministrazioni non si sono fermate nemmeno nella fascia notturna - ha concluso D'Amato - e abbiamo raggiunto 2 milioni di dosi booster, pari al 42% della popolazione».