E' sta chiusa per cinque giorni un'attività commerciale di Sezze perché la titolare non controllava il Green pass ai propri dipendenti, nonostante avesse già collezionato due sanzioni proprio a causa di questo inadempimento. Il Dirigente della Polizia locale del paese lepino, Lidano Caldarozzi, il 9 gennaio ha emesso un'ordinanza disponendo la chiusura dell'attività fino al 13 gennaio (potrà riaprire venerdì). La chiusura è scattata dopo che il 7, l'8 e il 9 gennaio la titolare del negozio del centro storico di Sezze, una donna rumena di 48 anni, non aveva controllato la carta verde dei propri dipendenti: in tre giornate diverse si è resa protagonista del mancato rispetto delle misure anti Covid violando le disposizioni dell'art. 2 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito nella Legge n. 35/2020 "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19.


Intanto in tutta provincia proseguono i controlli sul super Green pass, intensificati ovunque: da lunedì sono entrate in vigore le nuove misure introdotte dal governo, con il decreto del 29 dicembre, che hanno ampliato la disciplina della carta verde rafforzata con l'obiettivo di limitare al massimo la libertà di chi non è vaccinato.

La novità più importante apportata dal nuovo decreto ha riguardato il trasporto pubblico locale e regionale: fino al 31 marzo è obbligatorio avere il Super Green Pass per salire su un autobus o un treno, e più in generale su qualunque mezzo di trasporto pubblico o privato di linea. Chi non lo possiede potrà viaggiare solo con i propri mezzi, una deroga invece è prevista per gli scuolabus dedicati agli studenti over 12 e per gli abitanti delle isole, che potranno spostarsi con il Green Pass base (quello da tampone), ma solo per motivi di necessità, salute o studio. Sempre da lunedì il super Green Pass è diventato obbligatorio anche per accedere ad alberghi e strutture ricettive e per consumare all'aperto in bar e ristoranti. Ma anche per partecipare a feste dopo cerimonie civili o religiose, sagre e fiere, entrare nei centri congressi, accedere alle piscine, alle palestre, ai centri benessere anche all'aperto, a centri culturali, e per praticare attività sportiva anche all'aperto.