Se fosse soltanto per le terapie intensive dei reparti covid, il Lazio già si troverebbe in zona arancione. Probabilmente non sarà dalla prossima settimana, ma servirà un miracolo per evitare il passaggio in zona arancione da lunedì 24 gennaio o al massimo dal 31 gennaio. Negli ospedali della nostra regione, secondo l'ultimo monitoraggio, non ci sono più posti liberi nei reparti sensibili per evitare il cambio di fascia, ce ne sono ancora 343 invece nei reparti ordinari che ci permettono di evitare l'arancione da subito. Arancione previsto quando il 20% dei posti letto è occupato da pazienti Covid nelle terapie intensive, il 30% in area medica e l'incidenza settimanale è superiore a 150 casi ogni 100mila abitanti. Nella settimana dal 5 all'11 gennaio - secondo i dati forniti dalla Fondazione Gimbe - la situazione è peggiorata con 3.151 positivi ogni 100mila abitanti, un aumento del 68,2% di nuovi casi rispetto ai sette giorni precedenti, i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica che hanno raggiunto il 24,7% e quelli in terapia intensiva il 20,8%.

Nel monitoraggio, infine, è specificato che prima di arrivare alla soglia della zona rossa ci sono 985 posti letto disponibili in area medica e 87 in terapia intensiva. Insomma il rosso è lontano, ma l'arancione ormai è dietro l'angolo. Un passaggio che, alla luce degli ultimi decreti, di fatto non cambierà nulla per i vaccinati, mentre a chi non ha il Green Pass impedirà di uscire dal proprio Comune se non per ragioni di salute, lavoro o urgenza specificate nell'autodichiarazione. Uno sguardo al contagio delle ultime 24 nella nostra provincia: ieri si sono registrati 684 nuovi positivi (guida Latina con 138 casi, segue Aprilia con 124): niente contagi in sette Comuni. La buona notizia arriva dallo zero nella casella dei morti (ma da inizio mese sono 23).
A livello regionale si sono registrati 10.272 casi e 34 decessi (19 morti in più rispetto a mercoledì).