Avanti con le lezioni in presenza almeno per altri sette giorni, e venerdì prossimo si ritroveranno di nuovo tutti intorno allo stesso tavolo Prefetto, Asl, ufficio scolastico e i sindaci dei Comuni pontini per riparlarne. Questo è emerso dalla riunione svolta ieri pomeriggio per affrontare la delicata questione scuola: Maurizio Falco e il responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl Antonio Sabatucci presenti in Prefettura si sono confrontati, in video conferenza, con la dottoressa Silvia Iacovacci, che gestisce il monitoraggio scolastico (contact tracing e drive-in) per l'azienda sanitaria, col rappresentante provinciale delle scuole e con i primi cittadini. La Asl ha esposto i numeri della provincia a livello scolastico: attualmente ci sono 40 classi in quarantena, mentre 45 sono quelle con un positivo, quindi in presenza (ne servono più di due per disporre l'isolamento di tutti gli alunni), mentre negli ultimi 4 giorni si sono registrati 600 casi tra i ragazzi in età scolare.
Anche stavolta, come accaduto prima della ripresa, le istituzioni si sono mostrate tutte compatte con l'obiettivo di proseguire nella direzione intrapresa, secondo le disposizioni governative e regionali. E' stata condivisa, pur nella diversità di alcune posizioni legate alla peculiarità della situazione locale, la necessità di continuare con l'attività scolastica in presenza accompagnata da un costante monitoraggio dell'andamento dei contagi e dal rafforzamento di tutte le misure di contenimento già in atto.
Durante la riunione sono state affrontate anche le nuove direttive disposte dall'ultimo protocollo ministeriale (congiunto Salute e Istruzione), quelle riguardanti il monitoraggio con i test rapidi. Un monitoraggio che andrà aumentato soprattutto nel sud pontino, con particolare attenzione per Formia dove si sta programmando anche un open day vaccinale per la fascia di età giovanile. «La scuola va mantenuta in presenza - ha sottolineato il dg della Asl Silvia Cavalli - E' stata fatta una scelta chiara che va portata avanti. Il diritto allo studio è una priorità, la dad crea disuguaglianze evidenti e le lezioni devono svolgersi in classe».
Il fatto
Covid, niente dad: la scuola prosegue in presenza
Latina - Altra riunione ieri in Prefettura con la Asl, collegati tutti i sindaci Confermato il fronte compatto: per ora le lezioni continuano