Ancora schermaglie in aula al processo Arpalo in un'udienza, quella di ieri, che si è arrotolata attorno ad un paio di eccezioni fondanti inerenti le trascrizioni di alcune intercettazioni allegate agli atti della pubblica accusa. Sono parte delle prove a sostegno delle contestazioni di riciclaggio di denaro in Svizzera legato alla gestione della squadra del Latina calcio negli anni in cui è stata affidata all'ex deputato Pasquale Maietta e all'imprenditrice Paola Cavicchi, oggi principali imputati in Arpalo.
Il processo si è aperto comunque all'insegna di rilievi di procedura, essendo cambiato il collegio giudicante.
Il giudice Francesco Valentini è stato sostituito dal giudice Clara Trapuzzano e per questa modifica gli avvocati della difesa avevano chiesto di rinnovare per intero il dibattimento al fine di consentire una valutazione globale di tutte le prove e le ricostruzioni del dibattimento.
Il tribunale dopo una riunione di camera di consiglio ha stabilito invece che si può continuare il dibattimento già in essere e ieri prevedeva il prosieguo dell'escussione di uno dei testimoni principali della Procura, ossia l'ex capo della squadra mobile, Antonio Galante cui è stato chiesto, tra l'altro, di riferire su alcune delle intercettazioni telefoniche volte a provare una parte del riciclaggio.
Ma proprio su questo la difesa ha eccepito irregolarità poiché le domande del pubblico ministero vertevano su intercettazioni di cui non esiste la trascrizione allegata in atti. Dunque la conclusione della testimonianza di Galante è stata rinviata ad altra data, quando l'elenco delle telefonate non trascritte verrà depositato dalla Procura e inviato al consulente per le relative trascrizioni che potranno essere così oggetto di esame del teste e di controesame della difesa.