Una donna di Aprilia è morta a soli 28 anni a causa di una polmonite da Covid. La ragazza era incinta ed è deceduta in un reparto del Policlinico Umberto I di Roma. Durante la degenza, quando le sue condizioni di salute si sono aggravate, l'equipe medica dell'ospedale romano è riuscita a farla partorire. Il monitoraggio continuo del feto eseguito dai ginecologi, non dimostrava condizioni patologiche fetali e il 13 gennaio quando si è registrato il repentino e drastico peggioramento delle condizioni della donna, si è deciso di sottoporla a parto cesareo d'urgenza e al successivo trasferimento in Terapia Intensiva Covid per essere ventilata meccanicamente. Il bambino, che pesa 1,800 kg, è stato ricoverato in terapia intensiva neonatale, e dopo una iniziale difficoltà respiratoria è ora in condizioni cliniche buone e non necessita più di supporto ventilatorio.
Per la madre purtroppo le cose sono andate diversamente. Durante le fasi della degenza l'equipe ospedaliera ha tentato di salvare la vita della giovane, compresa la pratica della terapia intensiva in Ecmo. La donna non era vaccinata, l'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio ha ricordato «l'assoluta importanza di vaccinarsi anche in gravidanza e in allattamento».
La ragazza di Aprilia era ricoverata dal 7 gennaio dopo che le era stata riscontrata la positiva al Covid ed è morta l'altra notte intorno alle 4, aveva avuto i primi sintomi il 29 dicembre scorso. Solo il giorno dopo la Befana, però, le sue condizioni hanno presentato difficoltà respiratorie tanto da richiedere il ricovero in ospedale dove è arrivata alla 31esima settimana di gravidanza. All'ingresso in ospedale l'ecografia polmonare ha evidenziato una importante polmonite bilaterale Covid confermata da test molecolare. «Le condizioni cliniche della paziente – ha spiega il Policlinico Umberto I con una nota stampa – dimostravano una grave insufficienza respiratoria tanto da essere subito ricoverata in reparto Covid e sottoposta a terapia con casco CPAP con il 100% di Ossigeno. Le condizioni si sono poi aggravaye tanto da richiedere il trasferimento in area sub-intensiva a gestione rianimatoria.
Purtroppo la 28enne di Aprilia non ce l'ha fatta. Il bambino che portava in grembo sì.