Genitori denunciati perché non mandavano a scuola il figlio minore. E' l'epilogo di un'attività di monitoraggio disposta dal Comando Provinciale di Latina in sinergia con i dirigenti degli Istituti scolastici. Nella mattinata di ieri, a Gaeta, i militari della Compagnia dei carabinieri di Formia hanno denunciato alla competente autorità giudiziaria di Cassino due persone per inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare del figlio minore sul conto del quale hanno la patria potestà. Nello specifico, le indagini, scaturite grazie anche alla segnalazione della dirigente dell'Istituto scolastico che il minore avrebbe dovuto frequentare, sono state condotte dai militari della Tenenza dei carabinieri di Gaeta i quali hanno consentito di identificare il genitore che senza alcun valido motivo non faceva frequentare la scuola al proprio figlio.
ùIl servizio rientra in un più ampio piano di controllo del fenomeno nell'ambito del territorio della Compagnia di Formia, volto a contrastare il cosiddetto "fenomeno dell'assenteismo scolastico" al fine di garantire la formazione scolastica e rafforzare le azioni sinergiche già in atto tra i diversi attori del territorio.
Un fenomeno questo che rappresenta l'anticamera del fenomeno dell'abbandono scolastico precoce che colpisce quei giovani che lasciano gli studi con la sola licenza media, senza conseguire ulteriori titoli di studio o qualifiche professionali. Secondo uno studio condotto dalla Fondazione "Openpolis", I ragazzi e le ragazze che abbandonano gli studi infatti provengono spesso da contesti sociali più difficili e da famiglie in difficoltà economica. Per un giovane, lasciare gli studi prima del tempo significa avere più difficoltà nel trovare un'occupazione stabile. Quindi anche maggiori probabilità di ricadere nell'esclusione sociale.
«L'Italia è il quarto paese dove il fenomeno dell'abbandono scolastico incide di più, dopo Malta, Spagna e Romania. Negli ultimi anni sono stati fatti degli sforzi per ridurre gli abbandoni in Italia: dal 19% del 2009 siamo scesi al 13,5% del 2019. È un dato medio che riflette velocità differenziate. Se nel centro-nord siamo prossimi al 10%, nel mezzogiorno la quota di giovani che abbandonano gli studi è più vicina al 20%. In primo luogo nelle due isole (Sicilia e Sardegna) e nelle grandi regioni del sud: Campania, Puglia e Calabria. Ma la quota di abbandoni è alta anche in alcune realtà del centro-nord. Ad esempio nelle province di Imperia (Liguria) e Arezzo (Toscana) la quota di abbandoni è al 22%.
Cronaca
Non mandano il figlio a scuola, genitori denunciati a Gaeta
Gaeta - Le indagini scaturite dalla segnalazione della dirigente dell’istituto scolastico che il minore avrebbe dovuto frequentare