Si chiama Sestina e ieri si è vaccinata con la prima dose, tra 21 giorni farà la seconda. «L'ho fatta soltanto adesso perché avevo avuto il Covid, un anno fa di questi tempi ero ricoverata in ospedale, sono stata malissimo ma per fortuna ho superato la malattia - ci ha raccontato la 74enne di Sezze - Adesso ho potuto vaccinarmi e ne sono molto contenta, per nessun motivo al mondo vorrei riprovare quelle bruttissime sensazioni». La prima somministrazione inoculata a Sestina ha inaugurato la campagna vaccinale nel nuovo hub setino, ieri il taglio del nastro: il centro è stato allestito all'interno della Casa della Salute. All'inaugurazione erano presenti il direttore sanitario della Asl, Laide Romagnoli, il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, il consigliere regionale Salvatore La Penna.
La campagna vaccinale verrà gestita da 11 medici (nove dottori di famiglia e due volontari, tutti setini): ieri erano presenti Luigi Rieti, che è anche presidente della Commissione servizi sociali e responsabile dell'hub, e Pietro Del Duca (ha inoculato la prima dose a Sestina).
In totale nel primo giorno di vaccinazioni presso la Casa della Salute di Sezze sono stati somministrati 20 vaccini, 18 booster e due prime dosi.

La gestione dei flussi sarà curata della Protezione civile di Sezze, presieduta da Paolo Casalini.
«Questo hub è il risultato della collaborazione e dell'impegno della Asl e dei medici di medicina generale di Sezze - ha sottolineato il direttore sanitario dell'azienda sanitaria di Latina, Laide Romagnoli - L'auspicio è che sia soltanto l'inizio dell'integrazione tra medici di medicina generale e Asl, come previsto dal Pnrr, ovvero il punto da cui partire per svolgere attività che in questo momento sono inevitabilmente rivolte alla gestione della pandemia, ma che ci auguriamo si tramutino presto in una costante presa in carico dei pazienti fragili: proprio in questa struttura gli utenti troverebbero sia il loro medico sia specialisti che potrebbero aiutarli ad avere ciò di cui hanno bisogno». In merito all'andamento della pandemia, il direttore sanitario della Asl ha aggiunto: «Per adesso la riduzione del numero dei contagi non si sta ancora riflettendo sul dato dei ricoveri - ha rimarcato Laide Romagnoli - Purtroppo questo stato di cose aumenta la pressione per quanto riguarda i pazienti noCovid, ma nel complesso siamo riusciti a mantenere intatti i processi riferiti alle cure più importanti non legate alla pandemia».