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Trapianto a Roma e ricovero al Goretti, la Procura indaga sulla morte in corsia

Aperta una inchiesta per il decesso di un 61enne egiziano deceduto nel nosocomio pontino Disposto il sequestro delle cartelle cliniche

Trapianto a Roma e ricovero al Goretti, la Procura indaga sulla morte in corsia

E' morto in circostanze tutte da chiarire. Era stato ricoverato al Santa Maria Goretti in due tranche, l'ultima volta a ridosso di Natale. Poi il quadro clinico alla fine con il passare dei giorni è peggiorato ed è morto. La Procura di Latina ha aperto un'inchiesta per fare piena luce e accertare eventuali responsabilità mediche sul decesso di un uomo di 61 anni originario dell'Egitto, residente da moltissimi anni nel capoluogo pontino dove lavorava in una azienda. Era stato sottoposto ad un trapianto di fegato in una struttura sanitaria di Roma. L'intervento in un primo momento sembrava andato bene ma a quanto pare sono sorte delle complicazioni. E' stato proprio il 61enne in una occasione a sfogarsi al telefono con il fratello che vive negli Stati Uniti e a manifestare preoccupazione e paura, sostenendo che a Roma non sarebbe stato curato bene e che le sue condizioni sarebbero state sottovalutate. In un secondo momento, una volta rientrato a casa, ha accusato dei sintomi che lo hanno portato poi in ospedale al Santa Maria Goretti dove è entrato una prima volta il 16 dicembre scorso e dopo le dimissioni in un secondo momento è stato nuovamente ricoverato il 24 dicembre.

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