Ci sono frasi negli atti di questa indagine che colpiscono più della corruzione perché toccano tasti dolenti, drammatici. Uno su tutti: il covid. Dopo aver messo in piedi il pandemonio degli appalti il direttore del Comitato organizzatore (chiamato di proposito per far presto e bene) dice al comandante del Centro remiero «Grazie a Dio e grazie al coronavirus» in una telefonata del 6 marzo 2020, ossia quando tutto il Paese aveva ormai capito che stava accadendo qualcosa di molto grave, una pandemia senza precedenti e con un numero di morti già altissimo. Tre giorni dopo sarebbe scattato il lockdown, tutto rinviato e anche la Coppa che doveva tenersi a Sabaudia. Gran fortuna, non era pronto nulla. E' poi c'è un altro riferimento terribile, quello al lavoro non retribuito dei giovani. Un dramma per chi lo vive e nelle frasi di uno degli imprenditori diventa «musica». Diciamo che con questa gaffe fatta dall'imprenditore indagato si comprendono molte cose sul perché in Italia e in questa provincia ci sia un così alto livello di sfruttamento del lavoro dei giovani. Luigi Manzo in una conversazione con l' imprenditore Giuseppe Pellegrino esprimeva la seguente considerazione: «Abbiamo 350 ragazzi che vengono a lavorare gratis ...capisci ??!! ... perché la parola ‘gratis' è fantastica per me !!». Nell'edizione che poi si è tenuta nel 2021 ci sono stati circa 180 ragazzi provenienti dalle scuole medie superiori dei Comuni firmatari (Latina, Sabaudia, San Felice, Priverno, Terracina) inquadrati come volontari dell'evento, chiamati tramite un accordo col Ministero dell'Istruzione.